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13 giugno 1944: inferno dal cielo a Varazze

Varazze
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Erano le 07:10 di una splendida mattinata di sole, quel 13 giugno 1944 a Varazze. II mercato dei contadini in via Carattino (meglio conosciuto come l'”Orto del Parroco”) era già in pieno attività, con esposte le primizie della frutta e delle verze per la povera, ma essenziale dieta, del tempo di guerra.

Tutto era tranquillo e la giornata si avviava nella consueta routine quotidiana, quando all’improvviso, proveniente dal mare, e insolitamente a bassa quota, apparve una squadriglia di cacciabombardieri alleati, apparentemente diretti verso il nord. “Andranno a bombardare qualche obiettivo nel basso Piemonte, come già altre volte”, si dissero i contadini mentre contrattavano le loro merci con i primi avventori e nulla faceva presagire che, invece, quella mattina, la città avrebbe conosciuto una delle più dolorose pagine della sua lunga storia. Infatti, poco dopo, gli aerei riapparvero da nord e, in un spaventoso carosello di morte, sganciarono ripetutamente il loro carico di bombe, soprattutto nella zona del centro storico, con evidente obiettivo il ponte ferroviario.

Furono colpite alcune case poste all’inizio di via Malocello, di piazza Patrone, di via Carattino e a fronte del Cotonificio Ligure, in via Piave, con un retaggio di numerose vittime, mentre l’unica bomba che centrò il ponte ferroviario rimase inesplosa. Erano le 07,10 e l’azzurro del cielo fu oscurato da una fitta coltre di fumo e di polvere, che non impedì però ai primi soccorritori di scavare affannosamente tra le macerie per cercare di salvare il più velocemente possibile le persone sepolte da una grande piramide di detriti. I morti furono oltre 40, ai quali se ne aggiunsero altri, in seguito a gravi lesioni, mentre diversi cittadini subirono lesioni e invalidità permanenti.

Da quel sanguinoso 13 giugno, ogni anno Varazze celebra il luttuoso evento con una commovente, significativa cerimonia, che si svolge all’inizio di via Malocello, presso la targa posta a perenne memoria di quelle vittime innocenti, ripetutasi anche in questo 79° anniversario, alla presenza del Sindaco, Ing. Luigi Pierfederici e della Giunta Comunale, Consiglieri di maggioranza e minoranza, Forze dell’Ordine, Ufficio Locale Marittimo, Croce Rossa, Protezione Civile e le rappresentanze d’Arma: “Carabinieri, Marinai, Alpini, Bersaglieri, e numerosi cittadini.

Dopo il silenzio d’ordinanza, Il Sindaco ha deposto una corona d’alloro, soffermandosi sul significato di un ricordo che vuole essere da monito affinché certe tragedie non si ripetano, nella speranza di una maturità che porti la saggezza fra tutti i popoli della terra.

E’ seguito il contributo di Piero Spotorno e Mario Traversi, testimoni oculari dell’incursione aerea, che ne hanno spiegato le varie, drammatiche fasi, in una comprensibile atmosfera di commossa partecipazione.

(Testo e immagini di Mario Traversi)

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