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56° Congresso Nazionale della Società Italiana d’Igiene: Leadership e management in Sanità pubblica

Dott. Daniel Fiacchini -Componente Giunta esecutiva SItI 56° Congresso

All’interno del 56° Congresso Nazionale della Società italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), si è tenuta la sessione plenaria “Leadership e management in Sanità pubblica”, un’importante occasione di confronto tra esperti del campo che hanno condiviso le loro esperienze e i loro punti di vista sui temi affrontati, offrendo importanti spunti e soluzioni pratiche per affrontare le sfide legate alla gestione e alla leadership nella Sanità Pubblica.

Hanno partecipato alla sessione il Dott. Carlo Favaretti – Centro di Ricerca e Studi sulla Leadership in Medicina, Università Cattolica del Sacro Cuore Roma; il Dott. Tancredi Lo Presti, Coordinatore Nazionale della Consulta degli Specializzandi, il Dott. Andrea Silenzi, Dirigente medico presso la Direzione Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, la Prof.ssa Anna Odone, Professore Ordinario di Igiene dell’Università di Pavia, il Dott. Daniel Fiacchini, Dirigente Medico presso il Dipartimento di Prevenzione dell’AST Ancona oltre che Componente della Giunta Esecutiva SItI e il Dott. Dorian Bardhi, medico in formazione specialistica in Igiene e Medicina Preventiva.

Negli ultimi anni, lo scenario operativo ha avuto notevoli e rapide evoluzioni, caratterizzato da un Servizio Sanitario Nazionale chiamato ad affrontare sfide senza precedenti. Dalla transizione demografica – con l’Italia che è oggi tra i Paesi al mondo con la quota di anziani più elevata – a quella epidemiologica, che comporta un aumento delle cronicità – che hanno determinato enormi cambiamenti in termini di costi e di gestione della Sanità. Nella storia recente abbiamo toccato con mano cosa significa essere vulnerabili globalmente grazie ad eventi che possono repentinamente modificare il quadro economico e sociale (COVID-19 prima, Guerra Russo-Ucraina poi). Assistiamo inoltre ad un aumento di fenomeni che continuano a minacciare la Salute globale, come l’esitazione vaccinale, e l’inasprimento della polarizzazione economica e sociale, con l’1% della popolazione che gestisce il 99% delle risorse globali.

Questi cambiamenti nel loro complesso si stanno realizzando molto rapidamente, delineando il preoccupante quadro di una “tempesta perfetta” per la sopravvivenza del Servizio Sanitario Nazionale. Ma lo scenario attuale è caratterizzato anche da elementi positivi che possono rappresentare vere e proprie “ancore” per il SSN, basti pensare allo sviluppo esponenziale della tecnologia. I cambiamenti che stiamo già vivendo e che riguardano le tecnologie informatiche, l’Intelligenza Artificiale, la realtà virtuale e la realtà aumentata, l’utilizzo di chatbot sempre più performanti, la tecnologia dei sensori e dei nanobot in combinazione con software analitici a portata di mano (smartphone, smartwatch e altri wearable device) andranno utilizzati nell’insieme degli sforzi di riprogrammare i servizi sanitari nell’ottica della sostenibilità e per fornire un’assistenza sanitaria di valore.

Il Leader della Salute Pubblica è in grado di immaginare il futuro e di tracciare dei percorsi per accompagnare le organizzazioni verso quell’immagine di futuro, diffondendo idee, convincendo chi lo segue che la strada da percorrere è buona, genera valore, guadagni in salute e un miglioramento del SSN.

“Sono tre le parole chiave per l’igienista e per il leader del futuro della Sanità Pubblica – ha sottolineato il Dott. Daniel Fiacchini – innanzitutto il cambiamento. Il cambiamento è una costante, spesso ci fa paura, ci preoccupa, ma ci sono dei determinanti del cambiamento estremamente positivi. Penso all’accelerazione esponenziale della tecnologia, a quanto l’intelligenza artificiale e il digitale stanno già facendo. Nel prossimo futuro, le articolazioni del Servizio Sanitario Nazionale con i propri dipartimenti, i Dipartimenti di Prevenzione e gli Ospedali, probabilmente saranno nel metaverso e l’interfaccia con l’utente sarà nel mondo digitale. Per abbracciare il cambiamento dobbiamo essere leader che vedono il futuro e capiscono con chi costruire il futuro. Per questo la seconda parola chiave è “stakeholders”, i portatori di interesse. Capire con chi costruire il futuro per coinvolgere le persone con cui dovremo costruire il futuro. Strumento fondamentale per governare il cambiamento e per coinvolgere i portatori di interesse è la comunicazione. L’igienista è esperto in comunicazione e dev’essere sempre più esperto in advocacy e policy communication, e cioè quelle branche che fanno parte del bagaglio dell’igienista e che lo rendono il principale attore del cambiamento.”

Secondo il Dott. Fiacchini, è possibile ipotizzare che nei prossimi 30 anni lo sviluppo esponenziale della tecnologia determinerà il crollo degli incidenti stradali per la diffusione dell’utilizzo dei veicoli a guida autonoma (con un milione di morti in meno l’anno); metodiche di screening più veloci e proattive che permetteranno un accesso facilitato anche da casa; neoplasie vissute e trattate come “normali” condizioni croniche; anti-microbico-resistenza sotto controllo grazie allo sviluppo di vaccini mirati verso patogeni complessi come Clostridium difficile, Klebsiella, Campilobacter, Escherichia coli e Pseudomonas…); saranno disponibili nuove forme di immunizzazione grazie a nuovi vaccini (HIV, Malaria), a vaccini più efficaci (Tubercolosi) e ad un maggior numero di vaccini combinati e vie di somministrazione innovative; trasporti sanitari facilitati grazie ad ipervelocità e droni per il trasporto di cose e persone; rivoluzione dei Dati di Salute Generati dal Paziente (PGHD).

Come ha spiegato il Dott. Carlo Favaretti, “Il Servizio Sanitario Nazionale è un sistema estremamente complesso che non può essere governato solamente in base all’organizzazione gerarchica e con metodologie di programmazione e controllo. Ci vuole qualcosa di più, la capacità non solo di gestire ma anche di guidare l’evoluzione futura, di dare la direzione di marcia, di essere collegati alle necessità di ottenere risultati per la salute dei pazienti e dei cittadini, e motivare le persone che lavorano all’interno dei nostri servizi. Serve motivare anche i cittadini ad assumere sempre più informazioni che noi dobbiamo fornire loro per usare al meglio i servizi sanitari; non solo quelli tradizionali, di cura, come quelli ospedalieri, ma anche quelli di prevenzione e di assistenza sanitaria primaria. Noi lavoriamo in un contesto di Sanità Pubblica che è la scienza e l’arte di promuovere la salute, prevenire le malattie, prolungare la vita attraverso gli sforzi organizzati della società – sottolinea il Dott. Favaretti – Quindi noi come Igienisti che lavorano nel Dipartimento di Prevenzione, negli Ospedali, nei servizi di assistenza sanitaria primaria, dobbiamo acquisire delle capacità di leadership e cioè di guidare il futuro, motivare le persone e di raggiungere risultati significativi di salute.”

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