Rivà (RO) – Michele Mancin infila la tredicesima perla consecutiva in occasione di una Cronoscalata Vittorio Veneto – Cansiglio che, tornata a nuova vita grazie alle amorevoli cure di AC Treviso, ha visto il pilota di Rivà tra i protagonisti con le vetture GT.
Undici anni di assenza, di una delle classiche della velocità in salita valevole quest’anno per il Trofeo Italiano Velocità Montagna, hanno messo a dura prova il polesano, in difficoltà nel trovare le giuste misure ad un tracciato caratterizzato da una sede stradale abbastanza stretta.
Il risultato della prima prova del Sabato, secondo di classe GT Cup e terzo di gruppo GT al volante della Ferrari 458 Evo messa a disposizione da Gaetani Racing, era principalmente frutto di un processo di adattamento che vedeva un netto miglioramento nella ripetizione.
“Avevo già corso qui ma è passata una vita” – racconta Mancin – “ed infatti mi sono trovato un po’ spiazzato durante prova 1, non riuscendo a prendere le misure con la Ferrari. La carreggiata qui è abbastanza stretta e non sono ammessi errori quindi diciamo che la prima salita del Sabato è stata presa con calma. In prova 2 ho iniziato a forzare ed infatti ho abbassato il mio parziale, di parecchi secondi. Era una buona base per poter lavorare, in vista della gara.”
Si aprivano le danze alla Domenica con il portacolori della scuderia di San Giorgio delle Pertiche che firmava la seconda prestazione, in classe ed in gruppo, al termine di gara 1.
L’ultima e decisiva sfida vedeva Mancin confermare il risultato della precedente, rinnovando una seconda piazza che, cronometro alla mano, faceva emergere una riduzione sensibile di gap da un Artuso che, sul tracciato trevigiano, si è dimostrato sostanzialmente imprendibile.
“Complimenti ad Artuso perché ha volato” – aggiunge Mancin – “ma il tempo che abbiamo staccato in gara 1 ci ha reso soddisfatti, riuscendo a mettere dietro Ragazzi con la 488 Challenge Evo. Al traguardo di gara 2 ero convinto di aver fatto lo stesso tempo del mattino ed invece sono riuscito a migliorare di altri tre secondi. Questo ci ha fatto capire che Artuso non è irraggiungibile ma che dobbiamo lavorare ancora parecchio per poter arrivare al suo livello. Siamo molto contenti del bilancio complessivo perché questa è una salita dove si guida sul serio, affrontando velocità importanti. Mi sono davvero divertito e per questo devo ringraziare Gaetani Racing e tutti i partners che mi stanno sostenendo in questo cammino nel TIVM.”
Una serie cadetta che, grazie al secondo di classe GT Cup e di gruppo GT, vede Mancin ancora in piena lizza per il titolo, pronto già a valutare le prossime mosse per il futuro.
“Ritorniamo da Vittorio Veneto con punti importanti per il TIVM di zona nord” – conclude Mancin – “e, nelle prossime giornate, ci metteremo a tavolino con lo staff di Gaetani Racing per capire come poter gestire al meglio la seconda parte di questa stagione. Abbiamo la possibilità di fare ancora molto bene ma dobbiamo calcolare al meglio ogni singola mossa per ottimizzarla.”