SUUNTO - QUANDO IL MAESTRO SFIDA LA MONTAGNA, Intervista a Filippo Menardi |
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Venerdì 20 Dicembre 2019 18:26 |
Filippo Menardi, socio dirigente presso Scuola Sci Azzurra Cortina e Guide Cortina360, Guida Alpina e Maestro di Sci, dopo il Liceo la montagna, e dopo qualche anno è arrivata la collaborazione con Suunto, come Ambassador del brand finlandese L’INTERVISTA... Subito dopo il diploma hai deciso di dedicarti alla montagna, da dove sono arrivati gli input? “A dire la verità, anche prima del liceo... sono nato e cresciuto a Cortina e ho le montagne attorno a casa, era facile approfittarne! Poi ho sempre sciato e innamorarsi è stato facile”. Escursioni, trekking, arrampicata su roccia e su ghiaccio, alpinismo classico, sci alpinismo, free ride... c’è qualcosa che riguarda la montagna che non hai ancora provato?“In montagna ho provato un po’ tutto, ma certe cose mi piacciono più di altre: sono nato sciatore e quella è la mia grande passione, sia in pista sia fuori, sia in salita che in discesa. Ma in estate non c’è neve e allora si va in montagna in un’altra maniera, esplorando altri percorsi e muovendosi con tecniche diverse. Mi manca l’alta quota, sopra i 6000 metri non sono ancora stato; al momento non mi attirano così tanto le alte cime, forse perché per potercisi dedicare appieno bisogna mollare un pochino il resto...”. Montagna nella tua vita fa rima con? “Lasagna! Da ragazzo era il mio piatto preferito e mia mamma me lo preparava prima di andare a sciare! È sempre stato un grande aiuto”. Quanta dose di rischio e pericolo ti piace mettere nelle tue avventure? “Non credo sia una questione di quantità di rischio, ma di ricerca dell’itinerario e piacere nel percorrerlo. Poi ci si può trovare in situazioni non piacevoli, e allora la formazione e l’esperienza aiutano ad affrontare momenti delicati ed imprevisti”. Quando operi come Professionista, arrivano clienti che chiedono di essere guidati in esperienze più estreme? Quali consigli dai? Fino a dove spingi il limite? “Accompagnando gente in montagna, quasi ogni volta si raggiunge il limite del ‘cliente’, che chiede un aiuto per poter fare qualcosa di cui altrimenti non si fida e/o non riesce a far da solo, e allora scopre sensazioni, ambienti e tecniche al di fuori della sua zona di confort. Lì sta la bravura di infondere fiducia e sicurezza per permettere di godersi la giornata appieno. Poi non mi piace la parola cliente, alla fine sono compagni di cordata o di sciata!”. Da quando hai iniziato a collaborare con il brand Suunto, come è nata questa sinergia? “Non ricordo esattamente quando ho comprato il primo Suunto, mi sembrava fosse nei primi anni del 2000 e ricordo che lo usavo per allenamento e per monitorare i miei ritmi cardiaci. Me lo ricordo benissimo, era tutto nero con una pinzetta per poterlo ricaricare! Mi sentivo fortissimo! Poi le nostre strade si sono incrociate più volte visto che praticamente da sempre utilizzo il brand Salomon per lo sci. La collaborazione si è consolidata ormai 7 anni fa con il lancio della serie AMBIT3, orologi a dir poco fantastici”. Puoi raccontarci le prime avventure con Suunto al polso? Cosa ti ha colpito? “Le primissime erano focalizzate sulla frequenza cardiaca e sulle soglie, poi con l’arrivo della serie AMBIT, si è sviluppata tutta la parte ‘tracce’ e percorsi, e la sempre più elevata dimestichezza mi ha permesso di risolvere velocemente situazioni ‘spiacevoli’. Mi è sempre piaciuto muovermi in percorsi non battuti e grazie alla possibilità di pianificare gli itinerari e ricontrollarli poi da casa sul computer, ho potuto scoprire cose nuove anche in posti dove non pensavo si riuscisse a passare”. In quali imprese ti ha accompagnato poi Suunto? “Ricordo con piacere una volta in Norvegia con gli sci d’alpinismo, era una giornata bruttissima, nebbia e nevischio, non si vedeva niente e non riuscivamo neanche a partire dalla barca. Poi il tempo è migliorato e siamo partiti per una gita, sperando di avere qualche ora per poter raggiungere una cima; dopo un’ora e mezza la nebbia ci ha sorpreso e grazie alla cartina e a Suunto siamo scesi esattamente dove volevamo, senza sbagliare di un metro. Confesso che c’erano parecchi scettici nel gruppo quella volta”. Quali sono le funzioni che utilizzi maggiormente? “Ora sul Suunto 9 uso tantissimo l’altimetro, sono sempre in giro ed è super affidabile; la funzione back home per ritornare al punto di partenza dell’escursione è una garanzia”. Fai sport quotidianamente? “Sì, sono in montagna almeno 330 giorni all’anno”. Raccontaci della serie Web Linea realizzata con Alberto Ronchi...“ Questo progetto racconta la nostra visione dell’andare a sciare nelle Dolomiti, la ricerca di un canale o di una linea bella, pulita, fluida ed elegante e interpretarla nella maniera più divertente e stimolante - per noi - possibile. La ricerca della sciata perfetta! Ovvero trovarti in cima a una montagna, con una linea di neve che la collega alla base, e su quella sciare alla massima velocità senza fermarsi fino alla fine! Ovviamente non sempre è possibile, ma spesso ci arriviamo vicino”. Quali sono i prossimi progetti in agenda? “Sciare! C’è tanta neve quest’inverno e si preannuncia una stagione lunga e divertente! E a fine inverno un giretto al Nord facile che salti fuori...”. |
Ultimo aggiornamento Venerdì 20 Dicembre 2019 18:35 |