Le condizioni meteo hanno graziato la settima edizione del Collontrek, l’attraversata italo-svizzera che prima di tutto è una grande festa e, solo per alcuni, rappresenta una vera e propria competizione. La nebbia bassa delle prime ore del mattino aveva messo in allerta gli organizzatori, pronti a virare sul piano B e a far concludere la prova transfrontaliera al Col Collon, a oltre 3.000 metri di quota, con rientro su Valpelline. Nella competitiva, dominio delle squadre elvetiche, con ottimi piazzamenti per gli atleti valdostani.
Poco dopo la partenza (diga Place Moulin di Bionaz) la situazione è migliorata in modo netto, gli elicotteri (fondamentali in caso di necessità) hanno potuto alzarsi in volo e solo in quel momento, con i 690 concorrenti già lungo il percorso, è stato confermato l’attraversamento del ghiacciaio e l’arrivo ad Arolla, dove ancora una volta il caloroso pubblico ha applaudito tutti indistintamente.
La gara maschile è stata combattuta dall’inizio alla fine con le prime due squadre sempre in lotta e distanziate al traguardo di una trentina di secondi. Primo tratto di salita insieme per gli svizzeri Louis Pollmann e Sébastien Tremp e per gli italiani Elwis Pieiller e Jerome Rey. Il duo elvetico ha poi accelerato, scollinando con circa due minuti di vantaggio per poi arrivare ad Arolla in 2 ore 53’36”; secondo posto per i valdostani che nella lunga discesa finale hanno recuperato terreno sulla testa della corsa, terminando in 2 ore 54’08”. Terzo posto assoluto per Cesare Clap in coppia con il figlio Etienne. Hanno scelto di partire senza forzare, prima di recuperare diverse posizioni (erano intorno alla decima in salita) e acciuffare il podio in 2 ore 58’05”.
Sempre in testa, dal primo all’ultimo chilometro, le svizzere Delphine Mabillard e Joséphine Lambiel, arrivate sul traguardo dopo 3 ore 31’10”. Seconda posizione per le connazionali Muriel Hüberli e Rahel Imoberdorf, in 3 ore 40’50”, con terze le valdostane Florence Pession e Sophie Maquignaz (3 ore 42’39”).
Nella gara mista successo di Julien Fournier e Gaëlle Perrier in 3 ore 08’15”, secondi Simone e Thomas Delamorclaz (3 ore 10’27”) e terzi Laurens Dekeyser e Marta Viganò (3 ore 16’57”).
Il Collontrek per molti è però una semplice passeggiata in allegria, soprattutto per gli oltre 500 svizzeri in griglia di partenza; un modo per scoprire le alte vette che separano la Valle d’Aosta e la Val d’Hérens, per stare insieme e condividere la passione per la montagna. Veri e propri avventurieri che desiderano provare almeno una volta questo evento particolare, che si colloca a metà strada tra un trail e un trekking e che riserva sempre una piacevole festa che inizia il venerdì sera a Valpelline (Italia) e si conclude il sabato ad Arolla (Svizzera), dopo 22 chilometri percorsi con il sorriso e senza l’assillo del cronometro. E con un solo desiderio: arrivare nel cuore della località elvetica, senza essere stoppati a metà oppure essere “dirottati” su un percorso secondario.
Questa volta, con un bel pizzico di fortuna, Collontrek si è svolto nella sua interezza, grazie anche al lavoro dei responsabili della sicurezza italiani e svizzeri che hanno allestito al meglio il tracciato, monitorando attentamente e di continuo l’evoluzione del meteo e dando poi il via libera finale.
LE DICHIARAZIONI
Laurent Pitteloud, coordinatore Collontrek: «Abbiamo fatto bene a ipotizzare un piano B con l’eventuale arrivo al Col Collon. In questo modo è stato possibile prendere tempo e far slittare la decisione finale più avanti, quando una bella e lunga finestra di luce ha permesso a tutti di transitare sul ghiacciaio in totale sicurezza. I partecipanti non vedono l’ora di vivere per intero questa esperienza e quindi di attraversare il ghiacciaio e arrivare fino ad Arolla».
Louis Pollmann e Sébastien Tremp: «Siamo felici di questa vittoria, è stata una bella bagarre con la coppia italiana, partita molto forte. Nel secondo tratto della salita abbiamo deciso di accelerare ed è lì che abbiamo fatto la differenza».
Delphine Mabillard e Joséphine Lambiel: «Tutto super, è una bellissima gara e una prima volta assoluta al Collontrek. Nulla è stato semplice, soprattutto la salita al colle, ma davvero molto suggestiva. Il ghiacciaio? Perfetto anche quello, nessun problema per noi, neppure con i ramponi ai piedi che usiamo poche volte».