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Consiglio regionale della Liguria

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Consiglio regionale della Liguria

CONSIGLIO REGIONALE

Modifica la legge istitutiva del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato.
Con 16 voti a favore (maggioranza di centro destra) e 12 astenuti è stata approvata la proposta di legge 54 (Stefano Balleari, Sauro Mannucci, Veronica Russo) che modifica la legge 11 del 1 giugno 2020 “Istituzione del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato”. Il provvedimento si adegua alle eccezioni sollevate dal Governo, che ha impugnato la legge davanti alla Corte Costituzionale e, in particolare, la nuova formulazione prevede che “la Regione promuova e stipuli apposite intese con altre Amministrazioni, anche statali operanti nel settore, comprese le Forze dell’Ordine, per l’eventuale individuazione di propri rappresentanti quali componenti dell’organismo. Viene, inoltre, rimossa l’esclusività del rapporto di lavoro del Garante. Approvato all’unanimità un emendamento presentato dal gruppo Pd-Articolo Uno che specifica alcune cause di incompatibilità del Garante, fra le quali, con l’attività di lavoro subordinato a tempo pieno. Confermata l’incompatibilità con ogni carica elettiva pubblica.
Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente), presidente della I Commissione–Affari Generali Istituzionali e Bilancio, ha illustrato le modifiche introdotte. «Poiché fra le Istituzioni che operano a tutela delle vittime di reato – ha detto – devono ritenersi compresi anche apparati statali, la formulazione della norma regionale ha finito per disporre l’attribuzione di funzioni ad organi dello Stato, incidendo sulle loro competenze e organizzazione. Secondo i principi affermati dalla Corte Costituzionale – ha aggiunto – pur nell’esercizio di competenza legislativa concorrente o residuale, le Regioni non possono prevedere unilateralmente forme di collaborazione con organi statali su attribuzioni conferite alla competenza dello Stato, poiché tali forme di collaborazione devono trovare la fonte e il presupposto in leggi statali che le prevedano o in apposite intese, in quanto le Regioni non possono disporre unilateralmente degli uffici e degli organi dell’apparato statale». Il presidente Lauro ha concluso: Con le modifiche che andiamo a introdurre oggi la norma viene ricondotta nell’ambito corretto della potestà legislativa regionale».
Stefano Balleari (FdI) ha chiesto chiarimenti sull’emendamento alla proposta di legge, presentato in aula dal gruppo Pd-Articolo Uno, non condividendo alcuni passaggi, obiezioni che sono state accolte da Enrico Ioculano (Pd-ArticoloUno)
Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha proposto una modifica con la quale è stata chiesta l’immediata esecutività della legge. La proposta è stata accolta all’unanimità.
Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha annunciato voto di astensione ricordando le proprie perplessità rispetto alla legge durante la sua votazione nella precedente legislatura. Posizione condivisa anche da Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno).
Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini) ha annunciato il voto favorevole del gruppo e ha ricordato che l’iniziativa legislativa nella precedente legislatura aveva visto anche l’adesione della Lega.
Claudio Muzio (FI-Liguria Popolare) si è dichiarato stupito e amareggiato per l’astensione annunciata da Linea Condivisa e Pd.
Angelo Vaccarezza (Cambiamo con Toti presidente) ha annunciato voto favorevole, rilevando che viene concluso un percorso già avviato nella precedente legislatura per creare un importante istituto di garanzia.
Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) si è augurato che la nomina del garante avvenga senza logiche partitiche e ha annunciato astensione sul provvedimento. Sansa ha sottolineato che la tutela delle vittime del reato viene già svolta nei processi.
Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha rilevato che le vittime di reato sono già tutelate dal difensore civico e ha annunciato, comunque, la propria astensione.

Modifica alla legge istitutiva del Garante dei detenuti
Con 24 voti a favore e 4 astenuti (Lega Liguria-Salvini) è stata approvata la proposta di legge 56 (Sergio Rossetti, Angelo Vaccarezza, Claudio Muzio, Luca Garibaldi, Gianni Pastorino, Ferruccio Sansa, Fabio Tosi, Roberto Arboscello, Enrico Ioculano, Davide Natale, Armando Sanna, Selena Candia, Roberto Centi, Paolo Ugolini, Stefano Anzalone, Giovanni Boitano, Alessandro Bozzano, Chiara Cerri, Domenico Cianci, Lilli Lauro, Daniela Menini) che modifica la legge 10 del 1 giugno 2020 “Istituzione del Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale”.
Il provvedimento viene aggiornato sulla base della nuova denominazione dei centri permanenza temporanea per stranieri” che sono divenuti “Centri di permanenza per i rimpatri” e vengono specificate meglio le regole di accesso del garante per quanto riguarda le visite negli istituti penitenziari, gli istituti penali per i minorenni, le strutture per il TSO, gli ospedali psichiatrici giudiziari, le comunità terapeutiche, che dovranno ottenere l’autorizzazione della prefettura competente. Rispetto ai poteri del Garante, nel caso in cui questi ritenga che una segnalazione sia fondata, può formulare specifiche raccomandazioni all’amministrazione interessata, la quale, in caso di diniego, comunica il dissenso motivato nel termine di trenta giorni; nella precedente versione il Garante, nel caso in cui ritenesse fondata la segnalazione, poteva intimare all’ufficio competente la risoluzione e, comunque, la rimozione dell’irregolarità nel termine di quindici giorni. Approvato all’unanimità un emendamento presentato dal gruppo Pd-Articolo Uno che specifica alcune cause di incompatibilità del Garante, fra le quali, con l’attività di lavoro subordinato a tempo pieno. Confermata l’incompatibilità con ogni carica elettiva pubblica.
Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha sottolineato che la Liguria è una delle poche Regioni a non avere ancora istituito questa figura e ne ha rilevato la necessità per garantire il rispetto dei diritti dei detenuti, ma anche di tutti coloro che sono sottoposti a misure restrittive della libertà personale, sia italiani che stranieri.
Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha ricordato il lungo iter del provvedimento, prima della sua approvazione nel corso della passata legislatura. Il consigliere ha sottolineato il vuoto che esiste nella tutela dei detenuti in Italia ricordando che questa figura è nata nel mondo anglosassone.
Alessandro Bozzano (Cambiamo con Toti presidente) ha spiegato che il codice penale prevede due aspetti fondamentali: la sanzione e la riabilitazione e quest’ultima sarà il compito prioritario del Garante. Questa la legge – ha detto – è un passo in avanti per una civiltà dell’inclusione
Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini) ha annunciato il voto di astensione del gruppo spiegando che, se da una parte esistono già sufficienti tutele del detenuto nelle funzioni ispettive esistenti, tuttavia l’istituzione del garante potrà alleggerire anche il lavoro delle polizia penitenziaria
Angelo Vaccarezza (Cambiamo con Toti presidente) ha annunciato voto favorevole e si è augurato che la stagione delle garanzie ispiri anche altre iniziative nella Undicesima legislatura. In particolare il consigliere ha ricordato le pessime condizioni strutturali delle carceri, che si riverberano non solo sui detenuti, ma anche sugli operatori.
Claudio Muzio (FI-Liguria Popolare) ha sottolineato che il garantismo ha sempre ispirato le iniziative politiche di Forza Italia e ha annunciato, pertanto, voto favorevole.

Dibattito su Istituzione della Commissione speciale sul NextGenerationEU
Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha rilevato l’importanza della Commissione speciale auspicando, da parte della giunta, iniziative e proposte coerenti con il fondo messo a disposizione e, soprattutto, contenenti iniziative strategiche e progetti di sistema per attrarre risorse sempre più cospicue.
Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha sottolineato che il Recovery Fund rappresenta un’occasione importante e irripetibile per dare risposte ai cittadini e, soprattutto, alle nuove generazioni e ha auspicato che nessuno ne faccia una bandiera politica. La Commissione speciale ricopre –ha detto- una valenza fondamentale.
Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa Presidente) ha sottolineato l’importanza della Commissione speciale augurandosi che questa porti il risultato di progettare un’idea complessiva della Liguria del futuro. Sansa si è augurato che la Commissione lavori con spirito costruttivo coinvolgendo i rappresentanti del mondo economico, sociale e culturale.

Istituzione della Commissione speciale sul NextGenerationEU
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di deliberazione 11 (Stefano Balleari, Luca Garibaldi, Stefano Mai, Claudio Muzio, Gianni Pastorino, Ferruccio Sansa, Fabio Tosi, Angelo Vaccarezza) “Istituzione della Commissione speciale con funzioni di studio sul NextGenerationEU. La commissione dovrà monitorare l’iter di approvazione del NGEU; approfondire le linee programmatiche nel NGEU per la Liguria; svolgere studi e iniziative sull’impatto del NGEU sul tessuto socio economico e ambientale ligure; acquisire ulteriori elementi conoscitivi, contributi e proposte; formulare proposte operative per semplificare procedure e organizzazione regionale per attuare il NGEU. La Commissione durerà un anno dalla data dell’insediamento e svolgerà il proprio mandato rapportandosi con le Commissioni e, sempre entro un anno, dovrà riferire l’esito dei propri lavori all’Assemblea Legislativa.
Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha rilevato l’importanza della Commissione speciale sul Recovery Fund definendolo uno strumento che metterà a fattor comune idee e anche le differenti posizioni dei singoli consiglieri. Secondo Pastorino sarà uno strumento di stimolo e di riflessione anche per la giunta.
Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha lanciato un appello affinché tutti i consiglieri utilizzino appieno lo strumento del Recovery Fund e della Commissione speciale istituita nell’Assemblea legislativa.

Nomina di tre rappresentanti nell’assemblea del Teatro Stabile di Genova
Marco Mario Salotti, Alberto Pozzo e Pino Petruzzelli sono stati eletti, a scrutinio segreto, rappresentanti della Regione Liguria nell’Assemblea rinnovata dell’Ente Autonomo Teatro Stabile di Genova.
Lo Statuto dell’Ente Autonomo del Teatro Stabile prevede che l’Assemblea sia costituita dai legali rappresentanti dei soci istituzionali e da dieci membri, di cui 7 sono nominati dal Comune di Genova e 3 da Regione Liguria. L’Assemblea del Teatro, che ha durata quinquennale, era giunta a scadenza nel febbraio scorso.
Marco Mario Salotti ha ottenuto 20 voti
Alberto Pozzo ha ottenuti 19 voti
Pino Petruzzelli ha ottenuto 12 voti

Modifiche alla legge di riordino del Servizio sanitario regionale
Con 1 astenuto (Centi della Lista Ferruccio Sansa presidente) e 30 voti a favore, è stato approvato il disegno di legge 53 “Modifiche alla legge regionale 41 del 7 dicembre 2006 (Riordino del Servizio sanitario regionale). Il provvedimento adegua la normativa regionale alle disposizioni europee per i trasporti sanitari. In particolare viene precisato che i servizi possono essere dagli enti del Terzo Settore, in possesso della specifica autorizzazione sanitaria e inseriti nell’apposito elenco, attraverso l’accreditamento e la convenzione, e da operatori economici, selezionati attraverso procedure ad evidenza pubblica, sempre nel rispetto della normativa nazionale ed europea del settore.
Brunello Brunetto (Lega Liguria-Salvini) presidente della II Commissione-Salute e scurezza sociale ha illustrato il provvedimento, che ha ottenuto parere unanime favorevole dalla stessa Commissione.
Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha illustrato la relazione di minoranza sottolineando, in particolare rispetto all’ospedale della Spezia, le criticità legate soprattutto ad alcune difficoltà interpretative che rischiano di mettere in pericolo il servizio svolto attualmente da una cooperativa sociale, in cui sono impiegate 44 persone.
Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha annunciato un ordine del giorno collegato al provvedimento per la tutela del lavoratori che attualmente svolgono il servizio di trasporto sanitario presso la asl5.

Tutelare i lavoratori del trasporto sanitario spezzino
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, presentato da Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa Presidente) e sottoscritto da Davide Natale (Pd-Articolo Uno), Gianmarco Medusei (Lega Liguria Salvini), Angelo Vaccarezza (Cambiamo con Toti presidente), Sauro Manucci (FdI), Paolo Ugolini (Mov5Stelle) e Claudio Muzio (FI-Liguria Popolare), che impegna la giunta a garantire per i futuri affidamenti i livelli occupazionali in essere, inserendo chiare clausole sociali nelle procedure di affidamento di qualsiasi tipo, in evidenza pubblica, dei trasporti di ambulanza con pazienti diversi da quelli previsti dai servizi di soccorso e salvataggio e anche da servizi di trasporto in ambulanza qualificata.

Programma regionale di sviluppo rurale 2014-20
IL Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di deliberazione 9 “Programma regionale di sviluppo rurale 2014-20- presa d’atto delle modifiche sostanziali approvate dalla Commissione europea”
Il provvedimento introduce una nuova misura a favore del settore agricolo per contrastare l’emergenza economica causata dalla pandemia di COVID – 19. In particolare l’intervento intende contenere i problemi di scarsa liquidità delle imprese, che rischiano di compromettere la continuità delle attività agricole durante e dopo la pandemia. Si tratta di un sostegno temporaneo ed eccezionale per un importo complessivo di oltre 6 milioni di euro. Il provvedimento definisce nel dettaglio le condizioni per accedere al sostegno fra le quali è previsto che l’impresa agricola sia attiva dal primo gennaio 2019 (e comunque non sia stata attivata oltre il marzo 2019); deve avere tenuto una contabilità IVA sia nel 2019 che nel 2020, deve aver subìto, nel primo semestre 2020, una riduzione di fatturato pari almeno al 30% in rapporto al fatturato del primo semestre 2019 e pari ad almeno 2 mila euro. La riduzione del fatturato è calcolata sulle attività agricole, agriturismo, attività di fattoria didattica o sociale. Il sostegno può essere cumulato con altri interventi analoghi a sostegno della liquidità. L’importo erogabile, una tantum, per ciascuna impresa agricola è modulato in ordine decrescente di graduatoria, a scaglioni, a partire da un importo massimo di 7 mila euro e, comunque, non può superare la perdita effettiva, in valore assoluto, subìta dall’impresa.
L’assessore all’Agricoltura Alessandro Piana ha illustrato il provvedimento.
Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini) è intervenuto ricordando il suo impegno, in materia, nella precedente legislatura quando ricopriva il ruolo di assessore all’agricoltura.
Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha annunciato voto favorevole.

POR FESR Liguria 2014-20
IL Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di deliberazione 10 “Presa d’atto del POR FESR (Programma operativo regionale – Fondo europeo di sviluppo regionale) Liguria 2014-20 nel testo approvato dalla Commissione europea del 25 novembre 2020.
Nell’ambito dell’accordo sottoscritto il 13 luglio scorso con il Ministro Provenzano, per consentire alla Regione di riorientare le risorse riprogrammabili del proprio POR FESR 2014-2020 per iniziative di contrasto all’emergenza, è stata assicurata una riprogrammazione della quota di Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) attribuita alla Liguria. Il CIPE ha quindi assegnato alla Liguria le risorse, a valere sul FSC 2014-2020 per l’importo che la stessa Regione si è impegnata a riprogrammare. Pertanto nell’ambito del POR FESR, che mantiene la dotazione originaria di 392 milioni e 500 mila euro, sono state riprogrammate risorse per 46 milioni e 900 mila euro: 18 milioni sono destinati ad interventi gestiti a livello nazionale dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid 19 e nell’ambito del Fondo centrale di Garanzia; 28 milioni e 900 mila euro per misure regionali di sostegno alle imprese per fronteggiare le difficoltà derivanti dall’emergenza Covid 19. Le risorse già assegnate alla Liguria dal Cipe saranno utilizzate nell’ambito del Piano sviluppo e Coesione per finanziare quegli interventi e azioni originariamente previsti su altri capitoli di spesa del POR FESR che, anche a causa delle problematiche legate al COVID, necessitano di più lunghi tempi di attuazione. La Commissione ha approvato la modifica al POR FESR il 23 novembre scorso.

Molestie sessuali sul posto di lavoro e parità
E’ stata approvata all’unanimità la Risoluzione numero 1, approvata nella seduta congiunta delle Commissioni III e IV , “Questioni connesse alle molestie sessuali nei luoghi lavorativi, con particolare riferimento alle possibili iniziative formative in materia, legate alla sicurezza sul lavoro”. Il documento impegna la giunta, coerentemente con la Convenzione n. 190 del 2019 dell’OIL (Organizzazione internazionale del lavoro), ad assumere iniziative presso il Governo per introdurre nel Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro un nuovo Titolo dedicato alle molestie e violenze perpetrate nei luoghi di lavoro; a valutare l’inserimento di questi temi, anche in via sperimentale, nei corsi di formazione professionale gestiti dall’Agenzia regionale per il lavoro, per la formazione e l’accreditamento (ALFA); a prevedere una sezione di genere all’interno dell’Osservatorio sul mercato del lavoro, gestito da Alfa, con lo scopo di analizzare e proporre soluzioni per il divario salariale, la difficoltà delle donne di accedere a posizioni apicali, il lavoro agile, la conciliazione famiglia-lavoro e i servizi per fornirla, come gli asili nido.
Fabio Tosi (Mov5Stelle), presidente della V Commissione Pari Opportunità, ha illustrato il provvedimento varato dalla commissione e ha ringraziato l’Udi per il contributo fornito.
Sono intervenuti, dichiarandosi a favore della risoluzione, Alessio Piana (Lega Liguria-Salvini), Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa), Mabel Riolfo (Lega Liguria –Salvini), Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno), Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente), Claudio Muzio (FI-Liguria Popolare) e Gianni Pastorino (Linea Condivisa)

Nuovo “ Piano Neve” per il territorio della Valle Scrivia
E’ stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno 62, presentato da Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) e sottoscritto da i colleghi del gruppo, che impegna la giunta a farsi parte attiva affinché venga redatto un nuovo “Piano neve” con i soggetti preposti, in collaborazione con i Comuni aderenti all’Unione dei Comuni dello Scrivia e con le competenti prefetture, e a convocare un tavolo con i Comuni dello Scrivia, ANAS e Città Metropolitana per capire come rivedere la viabilità, programmando anche interventi strutturali necessari. Nel documento si rileva che il “Piano neve”, secondo gli amministratori locali, non è adeguato ad un territorio come la valle Scrivia, dove la chiusura della rete autostradale, senza adeguate alternative per la circolazione e la sosta dei veicoli dirottati o bloccati sulla viabilità ordinaria, costituisce solo un palliativo a tutela del concessionario autostradale mentre i Comuni sono in grado di proporre alternative di viabilità.
Nel dibattito è intervenuto Domenico Cianci (Cambiamo con Toti presidente) in qualità di presidente della IV Commissione-Territorio e Ambiente e ha relazionato sull’approfondimento effettuato sull’ordine del giorno.
L’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone ha annunciato il voto favorevole della giunta chiedendo una integrazione che è stata accordata da Rossetti.

Sicurezza degli edifici scolastici
E’ stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno 90, presentato da Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa Presidente) e sottoscritto da i colleghi del gruppo, che impegna la giunta a continuare a disporre ogni iniziativa per monitorare, lo stato degli edifici scolastici per quanto riguarda la loro messa in regola con i certificati di agibilità, collaudo, antincendio e abbattimento barriere architettoniche e a continuare a disporre nuovi finanziamenti per il completamento delle verifiche sismiche su tutto il territorio della Regione Liguria. Nel documento si ricorda il report dell’Osservatorio Povertà Educativa, in collaborazione con Openpolis, emerge che molte scuole italiane hanno almeno cento anni e un edificio su quattro non sarebbe stato costruito per ospitare un istituto scolastico. Molti edifici, infatti, soprattutto in Liguria – si legge nel testo – sono stati adattati successivamente alla didattica e le scuole ultra centenarie presenti in Liguria rappresentano circa il 20% del totale mentre gli edifici costruiti dopo il 1976 sono solo il 23%.
Nel dibattito è intervenuto Domenico Cianci (Cambiamo con Toti presidente) in qualità di presidente della IV Commissione-Territorio e Ambiente e ha relazionato sull’approfondimento effettuato sull’ordine del giorno
L’assessore all’edilizia Marco Scajola ha annunciato il voto favorevole della giunta chiedendo una integrazione, che è stata accordata da Roberto Centi.

Spostamenti fra Comuni in zona arancione per caccia, pesca sportiva e ricerca di funghi e tartufi.
Con 18 voti a favore (maggioranza), 3 contrari (Lista Ferruccio Sansa presidente) e 7 astenuti (Pd-Articolo Uno, Mov5stelle, Linea condivisa) è stato approvato l’ordine del giorno 19, presentato da Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini), e sottoscritto dai colleghi del gruppo Sandro Garibaldi e Alessio Piana, che chiede alla giunta di attivarsi ne confronti del Governo affinché anche la caccia, come era stato detto per la pesca sportiva, possa essere praticata anche al di fuori del proprio Comune di residenza, abitazione o domicilio su tutto il territorio regionale. Nel documento si sottolinea che questa pratica si svolge in forma individuale e all’aperto. L’ordine del giorno chiede, inoltre, che la pesca di superficie, sia sotto forma di attività amatoriale che di allenamento, possa essere praticata anche al di fuori del Comune di residenza, abitazione o domicilio su tutto il territorio regionale, in quanto anche questa attività si svolge in forma individuale e all’aperto. La stessa misura viene richiesta per la raccolta di funghi e tartufi, affinché sia considerata alla stregua della cura dei terreni ai fini di autoproduzione, anche personale e non commerciale.
L’assessore all’agricoltura Alessandro Piana ha espresso parere favorevole al documento.
Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio sansa Presidente) ha sollevato problemi di ordine pratico nell’applicazione delle misure previste nell’ordine del giorno.

Biodigestore in area spezzina, procedura di VAS, VIS e inchiesta pubblica
Con 10 voti a favore (minoranza), 1 astenuto (Gianmarco Medusei della Lega Liguria-Salvini) e 13 contrari (Cambiamo con Toti presidente, FI-Liguria Popolare, FdI, Stefano Mai, Sandro Garibaldi, Brunello Brunetto e Mabel Riolfo della Lega Liguria Salvini) è stato respinto l’ordine del giorno 25, presentato da Gianni Pastorino (Linea Condivisa), che chiede alla giunta di sospendere immediatamente il procedimento autorizzatorio per il progetto di biodigestore in località Saliceti, nel Comune di Vezzano Ligure, e di avviare, in collaborazione con la Provincia della Spezia, la procedura di Valutazione Ambientale Strategica sul Piano d’ambito per la gestione dei rifiuti e un procedimento di Valutazione di Impatto Sanitario sul sito di Saliceti, nel caso venisse costruito l’impianto di biodigestione, vista e considerata la vicinanza al Parco regionale di Montemarcello-Magra-Vara, all’alveo del fiume Magra e ai pozzi di approvvigionamento idrico pubblico per la provincia spezzina. Nel documento il consigliere, chiede inoltre di avviare, all’interno della VAS, l’Inchiesta pubblica su siti alternativi e su tecnologie e metodologie per chiudere il ciclo dei rifiuti nella provincia della Spezia.
Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa Presidente), Paolo Ugolini (Mov5Stelle), Davide Natale (Pd-Articolo Uno) e Selena Candia (Lista Ferruccio sansa presidente) si sono espressi a favore dell’ordine del giorno e contro il biodigestore.

Centrale Enel alla Spezia, rinviati in Commissione i due ordini del giorno e la mozione
Sono stati rinviati nella competente commissione consiliare i due ordini del giorno e la mozione, presentati rispettivamente da Gianni Pastorino (Linea Condivisa), Stefano Mai (Lega Liguria-Salvinj) e Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa Presidente).
La proposta di rinvio è stata presentata da Mai ed è stata condivisa sia da Pastorino che Centi. A favore del rinvio si sono pronunciati in aula anche Davide Natale, Sergio Rossetti e Roberto Arboscello del Pd-Articolo Uno) e Paolo Ugolini (Mov5Stelle).
Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha chiesto una seduta straordinaria del Consiglio dedicata alle politiche energetiche in Liguria.
La IV Commissione dovrà concludere i propri lavori, anche in seduta congiunta entro 30 giorni.

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