Esperienze in Pista presente al 1° Memoriale “Leonardo Tortolani”

Esperienze in Pista
Esperienze in Pista - Agugliano

Agugliano (AN) – Esperienze in Pista si dimostra nuovamente un attore di assoluto rilievo nel panorama del motorsport tricolore, grazie alla partecipazione a un evento ad alto contenuto umano e sportivo. La scuderia ha preso parte infatti nel weekend appena concluso al Memoriale “Leonardo Tortolani” sulla pista “La Chiusa” di Agugliano (AN). L’evento è nato per ricordare un giovanissimo appassionato di motori, scomparso prematuramente lo scorso 13 maggio, e onorare la sua memoria raccogliendo fondi per la ricerca contro il tumore pediatrico.

Da sempre attenta all’aspetto umano dietro al mondo delle corse, e al tempo stesso per sensibilizzare l’attenzione alla ricerca che costituisce il fondamentale strumento per fare la differenza, Esperienze in Pista ha preso parte alla compagine sportiva sulla pista marchigiana con ben tre vetture: per la velocità in pista una vettura Formula 4 condotta per l’occasione da una delle atlete di punta della Driver Academy, Francesca Remigio, con una livrea commemorativa recante la scritta “Ciao Leonardo”; per la velocità in salita e i rally su asfalto una Citroën Saxo VTS 16V; novità per la scuderia uno dei modelli BMW più ambiti e moderni, una BMW M2 generazione G87 con il tipico straight six bavarese S58 biturbo accreditato di oltre 460 cavalli.

«Ringraziamo Riccardo e Sara, i genitori di Leonardo Tortolani, e tutta la famiglia di questo giovane appassionato di motori scomparso tragicamente per averci concesso di partecipare. Questo evento è importante non solo sotto il profilo sportivo, ma soprattutto sotto quello umano e di sensibilizzazione su queste tematiche particolarmente delicate» dichiara il team principal di Esperienze in Pista, Francesco Michea Carini. «La lotta al tumore pediatrico richiede la massima attenzione di ogni livello della società. Siamo onorati di aver fatto la nostra parte e di essere tra i massimi fautori del sostegno alla ricerca contro queste gravi patologie. Insieme possiamo farcela» ribadisce Carini.

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