Lunedì 14 ottobre ore 17
Erin Doom presenta e firma copie del suo nuovo libro “Arcadia” (Salani).
Per partecipare all’evento occorre acquistare il libro presso Feltrinelli Genova e ritirare il pass prioritario.
Mireya e Andras sono ben lontani dall’essere i personaggi di un sogno perfetto. La vita li ha feriti e segnati, e li ha convinti che nessun lieto fine li attende. Andras sa di essere un’anima dannata, un angelo caduto come quello di cui porta il nome, capace di fare solo del male alle persone a cui tiene. Un trauma doloroso lo tormenta e il padre crudele torna prepotentemente nella sua vita, deciso a rovinargliela una volta per tutte. Mireya lotta per i suoi miracoli con le unghie e con i denti, con la speranza di riuscire a salvare la madre in bilico tra la guarigione e una ricaduta nella dipendenza da cui non potrà più tornare indietro. Senza contare che l’ombra di Coraline incombe: che fine ha fatto la ragazza? Potrebbe riapparire da un momento all’altro e riprendersi il ruolo di protagonista che le spetta? Eppure, nonostante il destino sembri remare contro, il sentimento tra i due continua a crescere come un fiore, testardo e disperato, spaccando la terra e insinuandosi tra le crepe aride dei loro cuori. È il momento di scoprire se l’amore può guarire le cicatrici o se questa, invece, è un’altra storia.
martedì 15 ottobre ore 18
Maria Cristina Castellani presenta “I nostri migliori anni. Racconti vintage” (De Ferrari).
“I nostri migliori anni” è una raccolta di ventidue racconti vintage, scritti da ventidue autori, che hanno partecipato, nell’anno 2023/24 ai corsi di scrittura creativa di Maria Cristina Castellani, tenuti a Genova e Imperia.
Si tratta di esempi diversi di scrittura autobiografica, che hanno seguito il fil rouge di una famosa canzone di Renato Zero, e quasi omonima del titolo del libro, che è stata proposta a partire già dalla prima lezione dell’ottobre 2023. Parole e musica hanno trascinato gli autori e la loro coach sul sentiero del ricordo degli anni migliori, in un passato remoto o prossimo, che, per qualcuno, sfuma anche nel presente e in una promessa di futuro.
Mercoledì 16 ottobre ore 18
Giancarla Sola Trattato di pedagogia generale
In collaborazione con UNIGE la professoressa Giancarla Sola parla del “trattato di pedagogia generale” (Melangolo), testo adottato nel suo corso di laurea.
Questo Trattato di Pedagogia Clinica porta a compimento oltre quindici anni di studi nel settore della Pedagogia Clinica, còlta nei suoi rapporti strutturali con la Pedagogia Generale: la scienza della formazione, dell’educazione e dell’istruzione (culturale) dell’essere umano. Dal 2008, anno in cui Giancarla Sola pubblica il volume intitolato Introduzione alla Pedagogia Clinica (Il Melangolo, Genova), gli studi nell’àmbito della Pedagogia Generale e della Pedagogia Clinica hanno avuto ulteriori sviluppi, consentendo di definire quest’ultima quale Scienza Pedagogica specifica avente tre oggetti di studio: la deformazione, la diseducazione e la deistruzione dell’essere umano. In poco meno di un ventennio sono venute delineandosi non solo più dettagliate interpretazioni della Pedagogia Generale e della Pedagogia Clinica, ma anche più articolate cognizioni delle Scienze Mediche. Proponendo alcuni possibili punti di convergenza che uniscono il discorso pedagogico-clinico al discorso medico-sanitario, il presente Trattato struttura i fondamenti scientifici, epistemologici e operativi della Pedagogia Clinica, tracciando anche le linee della professionalità e della professione del Pedagogista Clinico.
Venerdì 18 ore 18
BRUNO MORCHIO LA BADANTE E IL PROFESSORE
Bruno Morchio presenta il suo nuovo romanzo “La badante e il professore” (Mondadori).
In un piccolo paese lo sport preferito è spesso il pettegolezzo. Ecco perché appena inizia a circolare la notizia che il vecchio professor Canepa è stato ucciso in casa propria – arma del delitto: un busto di Leopardi – i sospetti si concentrano in fretta su Natalia, la colf ucraina che da un anno se ne prendeva cura. Natalia è troppo giovane, troppo misteriosa, troppo seducente per non far sciogliere le malelingue. Le sente suo malgrado anche Filippo, dodici anni, qualche problema in Italiano e gli ormoni impazziti, che con le ripetizioni del professore cercava di riparare i primi, e in presenza di Natalia sente accendersi i secondi. Filippo non vuole credere che Natalia sia un’assassina, ma l’unico modo per convincerne i compaesani è dimostrarlo. E così inizia a indagare.