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FIAB Genova: no alla sosta notturna “legalizzata” dove di giorno è vietata

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Genova – FIAB Genova: legalizzare la sosta notturna dove di giorno è vietata non ci sembra una buona idea.

“Consentire la sosta nelle ore notturne dove è vietata durante il giorno?”. Sembra uno scherzo e invece no. E’ la notizia che è girata in questi giorni con riferimento a Via Invrea alla Foce.

Ci sembra una scelta in controtendenza negativa rispetto al PUMS, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della Città Metropolitana di Genova che già dal canto suo non era nemmeno molto ambizioso nella ripartizione modale dei trasporti.

Incentivare la sosta incentiva l’uso e la proprietà delle automobili quando sarebbe al contrario necessario un ampio piano a medio-lungo termine frutto di una visione smart centrata sulla riduzione dell’auto privata in città e quindi del traffico e quindi delle morti per violenza stradale e dell’inquinamento.

Tutte le città piu evolute e smart del mondo ormai vanno verso una forte riduzione degli spazi dedicati alle auto private, consentire addirittura la sosta dove di giorno è vietata è una norma “anacronistica” che va completamente in senso contrario ad una città smart e moderna.

Tecnicamente oltretutto se la sosta è vietata durante il giorno molto probabilmente è perchè sostare in quel punto è un problema di sicurezza per la collettività.

Secondo il report “less (cars) is more: how to go from new to sustainable mobility” di Transport & Environment senza una riduzione significativa del numero di auto in circolazione non ci può esser un miglioramento della congestione, dell’incidentalità, delle emissioni e della riqualificazione dello spazio urbano. Per questo servono politiche che restituiscano gli spazi urbani alla mobilità attiva e al trasporto collettivo. Dal rapporto emerge infatti che città che riducono gradualmente lo spazio per le auto e contemporaneamente introducono auto condivise (in sharing) elettriche potrebbero ridurre l’attività dei veicoli del 60% e quindi le emissioni delle auto del 32% entro il 2030.

La capacità di transito di una strada aumenta quando si riduce lo spazio dedicato alle automobili. Può persino raddoppiare o quasi triplicare, grazie alla maggiore efficienza di transito di piste ciclabili e mezzi pubblici.

Questo per molte persone è controintuitivo perché pensano che l’automobile sia il veicolo più importante. In realtà, in ambito urbano, è il più lento e ingombrante, quello che più facilmente crea congestioni e rallentamenti.

Invece di aumentare i parcheggi per le automobili è molto più efficiente allargare i marciapiedi, fare una pista ciclabile e potenziare il servizio pubblico. Chi ha reale necessità di usare l’auto può continuare a usarla, mentre con gli altri mezzi possono transitare molte più persone, con beneficio per la mobilità urbana, la qualità dell’aria e il commercio locale.

FIAB Genova Amici della bicicletta – Genova

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