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Filippo Capobianco e Sergio Maifredi: Teatro Pubblico Ligure entra nell’universo della poetry slam

Teatro Pubblico Ligure
Filippo Capobianco

Nasce un nuovo sodalizio artistico tra Sergio Maifredi, direttore di TPL, e Filippo Capobianco, il giovanissimo poeta performativo campione del mondo di Poetry slam (Parigi, 2023). Nella stagione 2024/2025 lo spettacolo “Mia mamma fa il notaio, ma anche il risotto” sarà in tournée nazionale con la produzione di Teatro Pubblico Ligure. Prime tappe, a Todi con il Teatro Stabile dell’Umbria, dove è in scena venerdì 13 dicembre al Cinema Teatro Nido dell’Aquila, e al Teatro Comunale di Sori (Genova) giovedì 16 gennaio. Filippo Capobianco sarà anche al Teatro dell’Elfo di Milano (Sala Fassbinder) dal 20 al 31 maggio 2025.
Negli ultimi anni, il regista Sergio Maifredi ha fatto della parola dei poeti il centro del percorso artistico di Teatro Pubblico Ligure, proponendo in tutta Italia testi classici e contemporanei interpretati da grandi attori o reading tenuti dagli stessi poeti, come nel caso di Alessandro Rivali o Giuseppe Conte. Ora ha deciso di dare una particolare attenzione all’universo della poesia performativa, che declina in chiave ipermoderna la tradizione antica dell’agone poetico. A questo mondo appartiene anche Giorgia Riggio, campionessa italiana di poetry slam 2023: la prima autrice donna – e la più giovane – nella storia nazionale del fenomeno. Il 10 febbraio 2025, l’artista sarà ospite di Teatro Pubblico Ligure per l’apertura del Pieve Ligure Art Festival, con lo spettacolo “Periodi Ipotetici”, accompagnata dalle musiche originali di Fabio Schember.

“Mia mamma fa il notaio, ma anche il risotto”
di e con Filippo Capobianco, costumi e oggetti di scena di Martina Lauretta, produzione Teatro Pubblico Ligure/Sergio Maifredi.

Lo spettacolo combina i linguaggi della poesia performativa e del teatro canzone per raccontare una favola di formazione che si confronta con le paure e i desideri della generazione Z. Si parla di madri in carriera, biblioteche telepatiche e fidanzate terrapiattiste, di metropoli e di provincia, nel dilagare delle zanzare che fanno tutt’uno tra la bassa padana di partenza e il fiume Lambro di approdo. Tutto questo, in un flusso ininterrotto e irresistibile di rime, assonanze, bisticci semantici e accordi di chitarra, sempre sospeso tra il reale e l’assurdo. Un’arte che mescola cultura alta e pop, nutrendosi della letteratura e della sua energia.
www.teatropubblicoligure.it

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