«Questa mattina ho firmato una richiesta urgente di convocazione della Commissione II Sanità, da effetuarsi alla ripresa dei lavori del Consiglio Regionale e delle relative commissioni, circa il progetto di fusione tra l’ospedale Policlinico San Martino e l’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena di gestione Asl 3.
Circa un mese fa avevo già evidenziato la problematica che la Regione avesse possibili progetti di organizzazione sanitaria per suddividere la gestione tra enti ospedalieri dagli enti territoriali. Oggi questo tema acquista ancor importanza per un progetto che pensa di unire il San Martino, DEA di secondo livello, con uno dei DEA di primo livello dell’area metropolitana genovese.
A differenza di altri ospedali, il Villa Scassi è un ospedale a completa gestione di Asl 3 e mantiene rapporti con il territorio, penso per esempio rispetto al presidio ospedaliero Micone di Sestri Ponente o al Gallino di Pontedecimo, in un ragionamento di rete che vorremmo comprendere che futuro avrà.
Non ultima è la questione del personale sanitario. Non solo medici, come ha sollevato qualche parte politica, ma infermieri, tecnici, oss che rappresentano l’enorme patrimonio umano e professionale di cui dispongono questi due enti.
Questa è una questione delicata che rappresenta un mutamento di quadro importante: non ci possono essere sconti circa la capacità di interventi e prestazioni sanitarie nei confronti della popolazione. Nel contempo il personale sanitario è sempre più provato sia da oltre due anni di pandemia ma anche da scelte organizzative volute dalla Regione che lo hanno fortemente penalizzato.
Per questi motivi, per la prima volta dopo anni di presenza in Consiglio Regionale, ho richiesto una convocazione urgente sia dell’Assessore pro tempore alla Sanità Giovanni Toti, del Direttore Generale di A.Li.Sa. prof. Filippo Ansaldi, dei due Direttori Generali del San Martino e di Asl 3 Salvatore Giuffrida e Luigi Bottaro ma anche delle organizzazioni sindacali confederali e di categoria dei medici, degli infermieri e dei tecnici e oss, degli ordini professionali di medici, infermieri e delle associazioni di categoria degli operatori sanitari presenti nella nostra regione.
La Regione dovrà chiarire se questo è un progetto che riguarda solo il San Martino e il Villa Scassi oppure è un progetto che riguarda, sottotraccia, il rapporto tra strutture ospedaliere e territorio.
La Giunta Toti è bravissima ad inserire questi cambiamenti, vedi “Gaslini Diffuso”, all’interno di provvedimenti omnibus durante le sessioni di bilancio oppure, come adesso, a fare uscire progetti il 6 agosto, durante l’interruzione dei lavori del Consiglio Regionale.
Vorremmo che eventuali progetti non fossero calati dall’alto ma fossero trasparenti e condivisi sia dalle parti politiche ma anche dalle parti sociali e territoriali, senza nessuno infingimento».