La Galleria d’Arte Contemporanea Wikiarte è lieta di informare che sabato 22 ottobre 2022 ore 17.00 si terrà l’apertura delle mostre personali di SAURO BENASSI e FABRIZIO “BICIO” CADOPPI”
In perfetto equilibrio tra informale ed op-art qui ed ora, nel perenne oscillare di una crescita le cui tappe – assemblativa, armonica. rivelatrice e sistemica – evidenziano un’intelligenza sensibile. E puntuale rappresentazione figurativa, usualmente illustrata con abile maestria a matita se non in penna ‘Bic’, che diviene impeto cromatico e materica energia, nel naturale evolvere di un leggero e lontano sentire.
Sulla traccia di Renè Magritte, che celebra il tradimento dell’immagine come evoca l’opera ‘Ceci n’est pas une pipe’, Sauro Benassi modella la poetica del suo operato, afferma il primato della realtà su ogni forma di sua rappresentazione ed attribuisce a quest’ultima un valore meramente relativo che ha origine nel momento in cui viene generata. Da cui un nuovo ciclo, definito dall’artista ‘apparenza’ e proposto su tele bianche se non grigie, ad accentuare la neutralità di uno sfondo che invita ed induce l’osservatore a riflettere sull’instabilità della percezione visiva tramite intagli di forma circolare. Replicati in serie, rigorosamente realizzati a mano, nella cui morbida rotondità ‘spiare’ voyeuristicamente la visuale ad essi sottoposta: all’apparenza stabile e riconoscibile ma di fatto in continuo cambiamento, in funzione della posizione assunta da chi osserva. Come oblò, come affacci sul mondo, provocatoriamente realizzati con l’intento compiuto di valicare l’idea di figurazione a favore della pura ed incontaminata soggettività.
Dalla Linea di Cavandoli a Paperino, da Betty Boop al celebre Snoopy; protagonisti di noti cartoons che riconducono all’innocenza, alla purezza dell’infanzia ed a ’Il mondo che vorrei’, da cui è tratto il corpus delle opere proposte. È la voce grafica di Fabrizio ‘Bicio’ Cadoppi i cui accesi interventi cromatici, tradizionalmente apposti sulla neutralità di figure ritratte in grafite, evolvono matericamente nell’irto pelo della zebra, quest’ultima già soggetto ricorrente del suo operato. Ne rinnovano l’estetica con la pienezza del colore non solo in termini di pigmento ma ancor prima di poetica, marcando nuovamente un concetto di esistenza in bianco e nero cui opporsi con la vivace energia del segno. La stessa delle note che musicalmente accompagnano l’artista nel suo operare e nell’esercizio delle sue riconosciute capacità illustrative, che trovano ampio respiro e riconoscimento nelle mostre personali dedicategli come nella presenza in numerose rassegne collettive, sia italiane che estere, cui ha partecipato.
Testo critico e presentazione:
Pietro Franca
Durata mostra:
Opening 22 Ottobre ore 17.00
dal martedì al sabato dalle 11.00/13.00 – 15.00/18.00
chiusura 3 novembre ore 13.00
Galleria d’Arte Contemporanea Wikiarte
Galleria Falcone e Borsellino 2/D Bologna
Sito: www.wikiarte.com
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