L’appuntamento era “caldo” per Gianluca Tosi, impegnato nella gara “casalinga”, quella del 43. Rally Appennino Reggiano, una gara particolarmente sentita, dai driver reggiani e Tosi, insieme al fido Alessandro Del Barba voleva l’alloro. Un alloro che mancava nel suo qualificato palmares.
Al volante della Skoda Fabia RS di DeltaRally, nel fine settimana appena passato ha messo cuore e testa ed è andato a vincere di forza una competizione che ha rischiato anche di saltare a causa dell’atto teppistico dei chiodi sparsi lungo le prove speciali, gesto che ha costretto l’organizzazione a cancellare le prime tre prove, il primo giro di gara.
Un primo giro di gara in cui Tosi aveva preso il comando della classifica con decisione, per poi vedersi azzerare tutto ma poi, con la ripresa dei duelli ha saputo riprendere ritmo e fiducia tornando di nuovo ala comando riuscendo a resistere agli attacchi di diversi competitor, soprattutto di Antonio Rusce e Marcello Razzini, i quali avevano già vinto la gara nel recente passato e volevano il bis.
Il driver di Carpineti, ha dunque vinto di forza siglando anche il tris di successi stagionali dopo quelli del Trofeo Maremma la scorsa primavera e a Salsomaggiore a fine agosto, anche palesando un notevole feeling acquisito con la nuova versione della Fabia. Una gara cristallina condotta sempre al comando avvalorata da fatto che la vittoria conquistata è stata davanti al pubblico amico, sulle strade di casa, un’apoteosi che sarà difficile da dimenticare, anche contribuendo in modo determinante a far vincere la coppa riservata alle scuderie a Movisport, di cui è da anni uno dei portacolori più significativi.
Gianluca Tosi: “Una gioia indescrivibile, soprattutto dopo una giornata assai difficile anche per via dell’atto teppistico che ci ha fatto rischiare di farci anche del male. Comunque tutto si è risolto al meglio per tutti, la gara è stata anche una festa dello sport e della passione. Con il mio copilota siamo ancora increduli della vittoria, che conquistata nella “nostra” gara ha un sapore e un valore davvero particolare. Non è stato facile andare al comando ma soprattutto non è stato facile rimanerci, Rusce e Razzini, grandi piloti, duellavano con forza, sono sempre stati vicini e bastava una minima distrazione che si poteva gettare tutto alle ortiche. Abbiamo saputo tenere la concentrazione, la vettura della Delta Rally è stata perfetta, possiamo dire che la giornata di domenica difficilmente la dimenticheremo!” .