Le dichiarazioni a mezzo stampa rilasciate dai responsabili di BPER Liguria, che in maniera molto trionfalistica dicono “eravamo preparati: va tutto bene” cozzano con la realtà dei fatti che i correntisti trovano da giorni nelle filiali e on line.
E a prescindere dalla consueta disponibilità e professionalità dei dipendenti CARIGE, con la nuova acquisizione per ora si è acquisito il caos totale!
Vale la pena raccontare alcune chicche prese dalla vita reale, al di là della propaganda mediatica: conti bloccati da giorni, associazioni che non riescono a pagare gli stipendi dei dipendenti, impossibilità di fare operazioni on line al costo di euro 0.50 con conseguente necessità di fare bonifico in filiale al simpatico costo di euro 4,50.
E purtroppo non si è vista neanche l’ombra di un gesto di signorilità che consiste nell’assumersi la responsabilità del blocco informatico e delle conseguenti problematiche economiche e finanziarie che stano subendo gli incolpevoli utenti.
C’è da sperare che questa spiacevole situazione venga risolta in fretta, anche se il tutto non sarà privo di conseguenze. Infatti siamo venuti a conoscenza del fatto che centinaia di clienti CARIGE hanno deciso a seguito di quanto sopra di chiudere i propri conti e rivolgersi ad altri istituti bancari.
E questo non perché CARIGE è stata assorbita da BPER ma perché in questi giorni sta avvenendo il caos: anche noi per lavoro ci siamo rivolti prima informaticamente a BPER trovando tutti gli spazi chiusi, a seguire abbiamo cercato soluzione per via telefonica (impossibile) e quando ci siamo presentati nella filiale di competenza abbiamo trovato la gentilezza e la disponibilità dei lavoratori ma alcuna soluzione ai problemi di cui sopra.
Se questo vuol dire essere preparati ….
Speriamo che le tante dichiarazioni di BPER di attenzione al territorio per il futuro siano realistiche e non purtroppo fumose evanescenze non corrispondenti affatto al vero perché abbiamo la netta sensazione che il problema non sia solo mantenere la denominazione CARIGE ma avere attenzione al territorio, alla sua economia, alla gente. Cose di cui in questi giorni purtroppo non vi è traccia.