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IL MERAVIGLIOSO MUSEO DELLE BARBIE

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Vorrei condurre le lettrici di Seven Press in un mondo magico, quello della biondissima Barbie, la doll più venduta al mondo. Navigando su internet ho avuto modo di conoscere “Barbiedoll”, il sito di Roberta, dove ho potuto assaporare virtualmente il museo che ha creato in onore di Barbie; una grande impresa non c’è che dire!

 

Molte testate giornalistiche hanno dedicato articoli a Roberta, quindi perché non farlo anche noi?  

La tua passione per le Barbie è nata quando eri una bambina, lo leggiamo anche nel tuo tema datato 21/2/76, pubblicato sul tuo sito. Hai ancora la tua prima Barbie?  

“Purtroppo non ho più la mia prima Barbie e nemmeno le altre che avevo da bambina. Un giorno, quando mi ritenni ormai troppo grande per giocare ancora con le Barbie, regalai tutto alla sorellina di una mia amica. Ho dovuto ricomprare su ebay tutte quelle che avevo e, già che c’ero, anche quelle che sognavo e che non avrei mai potuto ottenere per motivi economici visto che provengo da una famiglia monoreddito e numerosa”

Quando è nata l’idea di collezionarle e di creare un museo dedicato a loro? Quante Barbie hai?  

“Non c’è stato un momento preciso in cui ho deciso che avrei iniziato una collezione. Con il mio primo stipendio, a 19 anni, ne comprai una (Barbie Rockstar) e il mese successivo un’altra e poi un’altra ancora. La collezione si è fatta da sé. Anche il “museo” è nato per caso perchè mia mamma, pittrice, aveva preso un locale in affitto per dipingere ed esporre i suoi quadri ma si rivelò inadatto per la poca luce e così ho pensato di usarlo per conservare le mie bambole. Per la mia collezione fu adatto eccome! Talmente adatto che ho apportato tantissime migliorie per renderlo un piccolo angolo di paradiso rosa. Non sono ancora riuscita a fare un inventario perchè è una collezione molto dinamica: ne compro tre e ne rivendo una, me ne regalano 10 e ne tengo solo 5, etc. Troppa matematica, io vado lì per divertirmi” 

Il museo si può visitare? Oppure è un personale angolo magico?

“Il museo è sempre chiuso perchè io stessa riesco ad andarci davvero poco però, su richiesta, lo apro con orgoglio a chi vuole venire a condividere l’emozione di trovarsi con centinaia di bambole del passato e di oggi. E’ divertente sentire i commenti “questa ce l’avevo…”, “oddio, te la ricordi la pubblicità in tv di questa?” oppure “questa la volevo tantissimo quando ero bambina, quasi quasi me la compro!”  

Quanto può valere oggi una Barbie degli anni ’80? Ad esempio la Barbie Crystal che valore ha?

Il mondo del collezionismo e quindi del valore delle bambole è molto effimero. Le bambole che dieci anni fa venivano vendute (e c’era gente che si è indebitata per comprarle) a 200 dollari, ora le trovi identiche a 30 dollari perchè magari appartengono a un’epoca in cui le bimbe di allora sono le sessantenni di oggi che non hanno più molta voglia di spender soldi per le bambole. Io stessa dieci anni fa ho comprato bambole dei primi anni 60 e le ho pagate bei soldini e ora le stesse bambole costano meno della metà…se avessi aspettato!!! Ora ci sono i collezionisti nati negli anni 80 che cercano per l’appunto la Crystal, la Fior di Pesco, la Luce di Stelle. Se le vuoi nuove in scatola devi sborsare anche 100 euro ma se ti accontenti di un buon usato le puoi trovare anche a 25/30 euro. Scommetto che tra un decennio non le vorrà nessuno, neppure in regalo”

Sei anche creatrice di fotoromanzi e le tue bamboline fanno da protagoniste. Quanto impieghi a creare una storia? 

Tantissime ore. La parte più difficile è quella di realizzare le scene con tutti i dettagli utili e mettere in posa le bambole che sono un po’ legnose ma soprattutto che non stanno in piedi da sole. Poi, una volta fatti gli scatti, passo alla fotocomposizione aggiungendo i dialoghi, riducendo le dimensioni delle foto e alla pubblicazione. Considerato che lo faccio a tempo perso ci vogliono anche 10/12 ore per un solo capitolo. Però non mi stanco, fa parte del gioco”

Nel tuo museo rappresenti delle scene. Ho notato abiti particolari, li fai tu? Ed anche l’arredamento è molto particolare, ad esempio quadri di pittori noti. 

Non sono brava a cucire quindi tutti gli abiti che non siano di fattura industriale li compro da amici che sono bravissimi oppure me li regalano in qualche occasione. E i quadri sono delle stampe prese da internet ovviamente. Adoro andare per mercatini a caccia di oggettistica in scala 1:6 da usare per le mie scene. Non avete idea di quanti oggetti di uso comune possono essere adattati anche a Barbie, magari per un uso diverso”

Sei un’organizzatrice di eventi? Il 28/29 maggio ci sarà la 2nd italian doll convention a Milano. Ho ammirato le fotografie della prima e devo dire che sono rimasta stupita. Le Barbie diventano delle vere e proprio modelle e sembrano umane. Per partecipare all’evento come spettatori come si deve fare?  

“Chiariamo subito che la convention di Milano non la organizzo io! L’unico evento del tutto mio è il Barbieday, il party privato che tengo ad ottobre di ogni anno con i miei amici dei vari club di bambole. Per partecipare ai vari eventi “seri” come Milano che si tengono in Italia in diversi periodi dell’anno basta andare sui rispettivi siti per avere i dettagli ma credo che l’obbligo di prenotazione, almeno per Milano, sia riferito solo alla cena di Gala perchè la visita nello show room dovrebbe essere gratuita e aperta a tutti. Come riferimenti utili posso darvi: http://www.italiandollconvention.it/ oppure http://www.bambolearoma.it/ oppure ancora http://www.marinellafashiondolls.com/ (convention di Rimini) ma ce ne sono anche altre a San Benedetto del Tronto e a Calenzano che non hanno un sito ufficiale” 

Molte testate giornalistiche ti hanno dedicato articoli ed interviste. Questo ti rende felice? E tua figlia Sabina, cosa pensa di questa mamma amante della Barbie? Stai trasmettendo anche a lei questa passione?  

“Naturalmente il fatto che la gente si incuriosisca al mio modo di collezionare le Barbie mi riempie di piacere perchè fa sembrare meno “inutile” il tempo ed i soldi che spreco. Mia figlia, che ormai è quasi maggiorenne, oramai non mi segue più ma mi ha sempre sostenuto ed ha sempre amato il fatto che io fossi una mamma un po’ atipica rispetto alle mamme delle sue amiche. Non per questo mio modo di essere sono stata una cattiva madre, anzi. Ho giocato tantissimo con lei finchè non è passata alla fase adolescenziale ed è cominciato l’inevitabile distacco. Sono sicura che quando sarà lei stessa una mamma metterà in atto lo stesso comportamento con i figli quindi sarà stato, da parte mia, un ottimo investimento”

L’ultima barbie da collezione che hai acquistato?  

“Ad essere sinceri non compro quasi più Barbie da collezione perchè io sono una collezionista un po’ stramba: compro solo quello che davvero mi piace senza pensare al valore del pezzo perchè io con le mie bambole ci gioco! Non mi piace comprarle per tenerle in vetrina, ogni bambola è buona per interpretare un potenziale personaggio nelle mie fotostorie. E poi di recente sono stata attratta da altre fashion dolls come Momoko, Susie, le Fashion Royalty di Jason Wu, lo stilista personale di Michelle Obama, per intenderci. Però confesso che l’ultima bambola comprata, pochi giorni fa, è un Ken bellissimo con le fattezze di Tim Mc Graw, un cantante country americano, della “playline”, che userò sicuramente per qualche storia futura”

Saluta le amiche di Seven Press!!!!  

“Ciao amiche di Seven Press, vi lascio con un consiglio saggio: coltivate una passione nella vita! Che sia collezionare bambole o qualsiasi altra cosa perchè è la miglior medicina per la mente. E anche se dovesse essere la passione più strampalata del mondo sappiate che sicuramente nel mondo c’è qualcun altro che la condivide!!!”  

Fabiana Rebora

 

 

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