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Il progetto di Helpcode “Generazione uno punto cinque” volge al termine

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Helpcode - Campomorone

Genova – Durante il lockdown dovuto alla pandemia, una grossa fetta di popolazione over 70 si è trovata ancora più isolata a causa delle scarse competenze digitali e della conseguente impossibilità di utilizzare computer, smartphone e tablet. Questo ha aumentato non solo il senso di solitudine di queste persone, ma ha peggiorato in generale la qualità della loro vita.

Il progetto “Generazione uno punto cinque” è stato pensato da Helpcode e realizzato grazie al contributo di Fondazione Carige, nell’ambito del Bando “Contrastare l’isOlameNto digiTalE – C.ON.TE.” proprio con l’obiettivo di migliorare le competenze digitali della popolazione anziana, aiutandola a contrastare il senso di emarginazione grazie allo scambio di conoscenze con i rappresentanti di un’altra generazione. Sono state infatti coinvolte tre classi di ragazzi della scuola secondaria Istituto Comprensivo Campomorone Ceranesi, a Campomorone (GE), che hanno ideato contenuti e materiali per corsi di formazione digitale e li hanno poi proposti ad un gruppo di 42 over settantenni della zona. Questi percorsi di apprendimento hanno avuto lo scopo di ridurre il gap digitale tra le due generazioni coinvolte, migliorando quindi l’accesso ai servizi digitali per gli anziani e contrastando il loro isolamento sociale.

L’evento del 21 giugno ‘Merenda uno punto cinque: scambio tra generazioni’ si pone a coronamento di questa attività: anziani e ragazzi dopo aver fatto merenda insieme, si scambieranno interessi e giochi. Così, i giovani tra gli 11 e i 14 anni, si cimenteranno nella preparazione di ricette tipiche o in un gioco di carte, mentre gli over 70 saranno supportati nell’interfacciarsi con droni e giochi digitali.

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Campomorone Ceranesi, con ANPI Campomorone sezione Passo Mezzano, con il Comune di Campomorone, con AUSER Genova e AUSER Liguria.

Si rende noto che, con la nuova iniziativa “Adotta un Nonno”, in cui gli anziani sono stati affiancati da un ragazzo con funzioni di tutor in caso di necessità nell’utilizzo di strumenti tecnologici, il progetto ‘Generazione uno punto cinque” continuerà anche dopo la sua conclusione con l’ambizione di aver innescato un meccanismo per contribuire a promuovere la costruzione di relazioni intergenerazionali forti, in grado di contrastare l’isolamento della popolazione anziana.