Il Garante dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dottor Francesco Lalla e il responsabile dell’Ufficio dottor Dario Arkel, reclamano, nello stato di persistente emergenza riguardo i bambini e la loro vulnerabilità e, soprattutto, riguardo i bambini con disabilità, maggiore comprensione e disponibilità da parte delle Istituzioni. «Essere più attenti ai bambini e alle loro esigenze, ancor di più quando ne è rilevata una specifica “fragilità e debolezza”, deve rappresentare – dicono – il principio cui si debbono ispirare i servizi sociali ed educativi degli enti locali. Occorre aprire, invece di chiudere, le porte all’inclusione sociale e alla possibilità di esaudire al meglio quanto prescritto nella Convenzione dei Diritti del Bambino (detta “Carta di New York”) del 1989, ratificata in Italia con la Legge 176 del 1991».
Lalla e Arkel spiegano: «Il Comune di Genova deve trovare una celere soluzione alla questione della preiscrizione dei bimbi disabili ai nidi e scuole materne, che scade il 28 febbraio prossimo». Il Garante suggerisce in tal senso, visti anche i tempi ristretti, la validazione del “Modello C”, che è inserito e protocollato sul portale dell’INPS e contiene la diagnosi effettuata da NPI (Neuropsichiatria Infantile Territoriale) attestante la posizione del minore, quale documento sufficiente alla preiscrizione. A questa documentazione dovrà, ovviamente, fare seguito la certificazione prevista dalla Legge 104 del 1992. Il problema riguarda oltre 40 bambini genovesi.