Montegrotto Terme (PD) – Tante erano le incognite alla vigilia del Rally Colli Trevigiani, disputato nel recente fine settimana, per un Renzo Rampazzo che, dopo una vita passata al volante della Renault Clio R3, si lanciava in una nuova avventura tecnica.
Passato dall’aspirato al sovralimentato della Peugeot 208 Rally 4, nell’occasione messa a disposizione da Baldon Rally, il pilota di Montegrotto Terme doveva fare i conti anche con un nuovo navigatore, Mauro Cumerlato, che sostituiva il fidato compagno Michael Guglielmi.
In condizioni non ideali per prendere le misure ad una vettura mai vista prima, varie le zone di viscido presenti lungo il percorso, il portacolori della scuderia La Superba infilava due decimi tempi di classe Rally 4, presentandosi alla prova del nove con la temuta “Monte Tomba”.
Sul tratto cronometrato reso celebre dal Rally della Marca Rampazzo si rendeva autore di un’ottima prestazione, quinto tempo in prova e risalita nella provvisoria sino all’ottava piazza.
“Non potevamo aspettarci niente di diverso in avvio” – racconta Rampazzo – “perchè le prove speciali erano velocissime, specialmente Mostaccin e Montello, ed i tratti di umido non mi permettevano di prendere le giuste misure alla vettura. Abbiamo quindi cercato di partire molto cauti, puntando a capire fin dove si poteva arrivare. Riuscire ad ottenere il quinto tempo di classe sul Monte Tomba, con rivali in Rally 4 come Andriolo e Ferronato che non hanno bisogno di presentazioni qui, è stata per noi una grossa soddisfazione. Beh, ricordiamo anche che il quinto tempo lo abbiamo fatto con tredici concorrenti arrivati al controllo stop del Tomba.”
Passato il giro di boa per Rampazzo si prospettava una possibile rimonta fino alla quinta posizione, tra le Rally 4, ma uno sgambetto della sorte, l’annullamento del secondo passaggio a “Mostaccin”, giocava a suo sfavore, e sul falsopiano della “Montello” la posta si alzava.
Il nono tempo chiudeva di fatto la partita per il patavino che, sull’ultima tornata del “Monte Tomba”, si limitava a contenere il rientro degli inseguitori, tagliando il traguardo con il sorriso.
“Siamo molto contenti” – aggiunge Rampazzo – “perchè la 208 Rally 4 è un’auto eccezionale mentre è il pilota che è scarso. Sul veloce ondeggia parecchio e facevamo fatica a fidarci ma, quando arrivi a capirla, è davvero veloce. Sul viscido ti aiuta sicuramente, rispetto ad un aspirato, ma rendersi conto è una cosa ed il fidarsi ciecamente e tutt’altro paio di maniche. Con tutto quel veloce che c’era in gara non ci siamo fidati di prenderci rischi che sarebbero stati inutili. Abbiamo così preferito fare chilometri e cercare di imparare quante più cose possibili.”
Un bilancio, l’ottavo posto di classe Rally 4 ed il tredicesimo in gruppo RC4N, che ha fatto comunque venire l’acquolina in bocca a Rampazzo, pronto a dividersi tra il passato ed il futuro.
“È probabile” – conclude Rampazzo – “che, nel 2022, ci divideremo tra la Rally 4 e la Clio R3.”