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La montagna per tutti: il viaggio accessibile di Alice a Courmayeur

Courmayeur
Alice Leccioli e Andrea Borney (Foto Giacomo Buzio)

Courmayeur – Una tipica mattinata di divertimento sulla neve: si sfreccia in snowboard con gli amici, e poi si pranza in compagnia. Ha fatto tappa a Courmayeur il viaggio della ventenne Alice Leccioli, che gira l’Italia con Exso, il suo esoscheletro – lei lo ha ribattezzato Felicità – per rendere normale ciò che purtroppo è visto ancora come straordinario. Ieri la giovane ferrarese in sedia a rotelle ha potuto provare il BASS, una delle espressioni della cultura dell’accoglienza che caratterizza Courmayeur: un modello di turismo che si impegna nella promozione di esperienze alla portata di tutti, senza esclusione. Lo ha inventato Andrea Borney, maestro di sci che partendo proprio da Courmayeur sta rivoluzionando da anni l’approccio alla montagna, aprendola a ogni tipo di pubblico. È uno snowboard adattato che consente alle persone con gravi limitazioni funzionali (tetraparesi spastica, emiplegia, atassia) di praticare lo snowboard in stazione eretta con l’aiuto di un maestro. Il fatto di essere in piedi regala un’emozione intensa, che abbatte barriere e differenze.

Alice ha potuto sperimentare il suo “battesimo delle piste” insieme a una ventina di compagni di avventure, tra persone con disabilità e amministratori di Courmayeur, condividendo un momento di spensieratezza. Testando l’accessibilità delle strutture del territorio, a partire da Courmayeur Mont Blanc Funivie. Salita con gli impianti, la ventenne ha scambiato “Felicità” con il BASS – sperimentando un’altra versione di felicità, perché ci sono mille modi diversi per sciare, ma l’emozione di scivolare sulla neve è la stessa per tutti. Dopo due ore di discese, il pranzo al ristorante Pré de Pascal è stata la conclusione perfetta. Insieme ad Alice c’era anche Michelle Narcisa Benitez, giovanissima valdostana con paralisi cerebrale, che spera un giorno di poter provare un esoscheletro indossabile come quello che Alice ha ricevuto, dopo essere stata ospite delle Iene, da una donatrice anonima.

Alice Leccioli è la prima persona con la sua patologia – la diparesi spastica – ad usare questa tecnologia, sotto la direzione del Dott. Franco Molteni e della sua equipe: è un ausilio riabilitativo che consente di migliorare postura e controllo corporeo. Da quando l’ha ricevuto, la giovane si impegna a promuovere l’accessibilità presso le amministrazioni allo scopo di aiutare altre persone nella sua situazione: anche attraverso sport e attività come le corse in pista con i piloti o il paracadutismo. Il Paese delle Meraviglie di Alice non è un’utopia fantastica, ma un mondo che lotta insieme a lei per eliminare le barriere.

A Courmayeur ha trovato la giusta sensibilità per proseguire questa sua avventura, sperimentando lo strumento – ugualmente riabilitativo – ideato da Andrea Borney. Il maestro di sci, già anima dell’associazione Antenne Handicap, ha dato vita insieme ad altri a Lynth Foundation, Fondazione che conduce ricerche sui benefici della sciterapia in collaborazione con enti di ricerca – come l’Università La Sapienza.

Il viaggio di Alice Leccioli a Courmayeur si conclude oggi, con un incontro a cui partecipano le Amministrazioni comunali e gli Assessorati regionali alla Sanità e al Turismo, per promuovere insieme iniziative a favore dell’accessibilità e della riabilitazione motoria.

Verso la montagna accessibile: le opportunità a Courmayeur

A Courmayeur si punta a costruire una proposta turistica per tutti, perché la montagna va intesa come una opportunità, e non come un ostacolo. E così ai piedi del Monte Bianco si raccoglie la sfida di proporre un luogo da esplorare e da vivere tutto l’anno, per tutti.
Sulle piste, i maestri di sci come Andrea Borney sono pronti ad accompagnare i visitatori alla scoperta del comprensorio sciistico grazie a speciali ausili.

Oltre a Courmayeur Mont Blanc Funivie, si può salire, grazie a rampe e ascensori, sulle cabine trasparenti di Skyway Monte Bianco. Tutto è studiato per offrire un’esperienza davvero per tutti, con ampie vetrate, ascensori per evitare le scale, corridoi ampi, sia nella stazione intermedia del Pavillon che a Punta Helbronner. Qui si può pernottare al rifugio Torino e spostarsi in quota con sedie a rotelle dalle ruote “fat”, con pneumatici molto larghi.

Non mancano i sentieri accessibili a tutti, specialmente quelli, ben segnalati, legati al Tor dei villaggi – il Tor d’Entrèves e il Tor de Dolonne che si dipanano tra prati, boschi e frazioni dalle architetture caratteristiche. Il Tor Culture è una comoda guida che accompagna i visitatori alla scoperta del centro pedonalizzato di Courmayeur del suo patrimonio di storia e paesaggi, attraverso aneddoti, curiosità e notizie.
Anche l’accesso alle due valli laterali, la Val Veny e la Val Ferret, veri gioielli naturalistici e paesaggistici, è assicurato da un servizio di navette attrezzate per accogliere le persone con difficoltà motorie.

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