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La Valigia dell’Attore: Raffaella Lebboroni e COSA SARÀ di Francesco Bruni. Pif presenta il suo libro IO POSSO

Isola di La Maddalena (SS) – Fortezza I Colmi (Strada panoramica)

Venerdì 30 luglio – Ore 21:15

Raffaella Lebboroni
introduce la proiezione del film
Cosa sarà (2020)
regia di Francesco Bruni
con Kim Rossi Stuart, Lorenza Indovina, Raffaella Lebboroni, Barbara Ronchi

Sarà Raffaella Lebboroni la protagonista della terza serata del festival “La Valigia dell’Attore”,

Venerdì 30 luglio alle ore 21:15, sul palco della Fortezza I Colmi a La Maddalena, l’attrice presenterà, insieme a Pif e Fabio Ferzetti, il film di Francesco Bruni Cosa sarà (2020), di cui è interprete accanto a Kim Rossi Stuart e che ha conquistato il Nastro D’Argento 2021 per la migliore sceneggiatura, oltre a numerosi altri riconoscimenti. L’opera, che lascia trasparire l’eco di profondi pensieri interiori, riflette sulla necessità di fermarsi di fronte a improvvisi, gravi e inaspettati incidenti di percorso per riconsiderare da capo la necessità e il valore delle relazioni umane più autentiche. Un film in cui fragilità, rabbia, speranza o pessimismo convivono nell’intensa interpretazione dei protagonisti che vivono i personaggi prima ancora di recitarli, mettendo in evidenza il sottile e drammatico rapporto tra paura e malattia espresso nella storia.

Raffaella Lebboroni aprirà l’appuntamento del 31 luglio, alle ore 11:00 negli spazi interni della Fortezza, ripercorrendo le fasi della sua intensa attività tra teatro e cinema; a seguire, l’incontro con Pierfrancesco Diliberto (Pif) che in questa occasione presenterà anche il suo recente libro Io posso – Due donne sole contro la mafia, scritto insieme a Marco Lillo e pubblicato da Feltrinelli.

COSA SARÀ   Sinossi:

La vita di Bruno Salvati è in una fase di stallo. I suoi film non hanno mai avuto successo e il suo produttore fatica a mettere in piedi il prossimo progetto. Sua moglie Anna, dalla quale si è recentemente separato, sembra già avere qualcun altro accanto. E per i figli Adele e Tito, Bruno non riesce a essere il padre presente e affidabile che vorrebbe.
Un giorno Bruno scopre di avere una forma di leucemia. Si affida immediatamente a un’ematologa competente e tenace, che lo accompagna in quello che sarà un vero e proprio percorso a ostacoli verso la guarigione. Il primo obiettivo è trovare un donatore di cellule staminali compatibile: dopo alcuni tentativi falliti, Bruno comincia ad avere seriamente paura: cosa sarà di lui?
Suo padre Umberto, rivelandogli un segreto del suo passato, accende in tutti una nuova speranza.
Bruno e la sua famiglia intraprendono un inatteso percorso di rinascita, che cambierà i loro rapporti e insegnerà a Bruno ad alzare gli occhi da se stesso e a guardare gli altri.

Raffaella Lebboroni nasce a Bologna, sotto il segno dei Gemelli. Si iscrive all’Accademia Antoniana di Arte Drammatica e consegue dopo tre anni il diploma. Inizia subito a lavorare con il teatro ragazzi e a fare esperienze con il teatro di ricerca, collabora con vari gruppi musicali, girando video e producendo performance. A 27 anni viene scelta da Luca Ronconi per recitare ne I dialoghi delle Carmelitane. Seguiranno molte altre esperienze di teatro, anche lontanissime tra loro, da Antigone con la regia di Marisa Fabbri, alla prima regia teatrale di Stefano Benni, dov’è protagonista. Dal 2010 l’ultimo spettacolo teatrale con la regia di Francesco Saponaro, che la vede in scena con Paolo Briguglia. Numerose le esperienze televisive: I liceali con la regia di Lucio Pellegrini, Non pensarci la serie, di Gianni Zanasi, Distretto di Polizia, Una pallottola nel cuore e altro. In cinema lavora con i più importanti registi italiani: Paolo Virzi, Nanni Moretti, Francesca Archibugi, Gianni Zanasi, Marco Bellocchio, Carlo Verdone, Francesco Bruni. Negli ultimi anni si è occupata con successo di una rassegna letteraria, ideata insieme a Daniela Mazzoli e a Gianfranco Anzini, dal titolo “Festa Romana” che si è tenuta all’interno del cinema Apollo e che ha visto partecipare molti importanti nomi della letteratura italiana. Prossimamente lavorerà ad una serie Netflix tratta dal romanzo “Tutto chiede salvezza”.

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IO POSSO

Sinossi:

Nel 1990 le sorelle Rosa e Savina Pilliu, quarant’anni, ereditano due casette dal padre, di due piani ciascuna, davanti all’entrata del Parco della Favorita, a Palermo. Un giorno un costruttore mafioso, Pietro Lo Sicco, va dal notaio e si dichiara proprietario di tutta un’area vicino al parco, compresa la zona dove si trovano le due casette. Chiede ai proprietari di tutte le vecchie case di vendergliele a un prezzo inferiore a quello di mercato. Le uniche a opporsi sono le sorelle Pilliu. Intanto, Lo Sicco corrompe l’assessore dei Lavori pubblici e, a pochi metri dalle casette delle Pilliu, riesce a costruire un palazzo di otto piani che le rende inagibili. Passano gli anni e questo edificio diventa un nascondiglio di latitanti. Sembra che la 126 di via D’Amelio sia partita da quel palazzo.
Dopo trent’anni di processo – durante i quali vengono indagate, processate e poi assolte, subiscono minacce, e ricevono corone di fiori, vengono ricollocate in un palazzo abitato da mafiosi –, finalmente, le due sorelle vincono la causa. Ma non è finita. Le Pilliu non riceveranno mai alcun risarcimento, perché l’edificio ormai è stato ceduto a dei fondi di investimento. Tramite dei prestanome, poi, la più grossa famiglia di spacciatori di droga di Palermo sta comprando l’attico e il super attico a prezzi stracciati. L’Agenzia delle entrate spedisce una lettera alle sorelle e chiede una percentuale dell’importo, in teoria, risarcito. Lo dovrebbe pagare Lo Sicco, che però è fallito, quindi lo Stato si rifà su di loro. E poi, il Fondo per le vittime di mafia non accetta la domanda delle Pilliu, perché le due sorelle non sono state vittime della mafia.

Gli autori:

Pif, all’anagrafe Pierfrancesco Diliberto, è stato a lungo autore e inviato delle Iene. Su Mtv ha condotto Il testimone. Ha diretto La mafia uccide solo d’estate (2013) e In guerra per amore (2016). Feltrinelli ha pubblicato…che Dio perdona a tutti (2018), il suo primo romanzo.
Marco Lillo è un giornalista d’inchiesta e scrive per “il Fatto Quotidiano”. Dirige la collana di libri PaperFirst. I suoi ultimi libri sono I re di Roma (2015; con Lirio Abbate), Di padre in figlio (2018) e Padrini fondatori (2018; con Marco Travaglio).

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La valigia dell’attore, organizzata dall’Associazione Quasar e diretta da Giovanna Gravina Volonté e Fabio Canu, è parte integrante della rete di festival delle Isole Minori della Sardegna denominata Le isole del cinema, insieme a Una notte in Italia (Tavolara), Pensieri e parole (Asinara) e Creuza de Mà (Carloforte).

www.lavaligiadellattore.com