TRENTO – L’etiope Muktar Edris è sempre più re di Trento: Dopo aver trionfato cinque volte al Giro al Sas, il trentenne etiope, due volte campione iridato dei 5000 metri ha firmato stamane la 12.a Trento Half Marathon con il tempo di 1h00’30 davanti al keniano di bandiera kazaka Shadrack Kimutai Koech (1h01’12). Nella gara femminile la connazionale Worknesh Debele – al rientro dalla doppia maternità – ha infranto il record della manifestazione tagliando il traguardo in 1h07’48, migliorando così il primato di 1h08’34 stabilito dalla keniana Rionoripo nel 2019.
Muktar Edris è quindi il primo ad iscrivere il proprio nome in entrambe le prove internazionali di Trento. Nella serata di ieri ha seguito da campione uscente il successo di Kibowott Kandie davanti a Yeman Crippa nel Giro al Sas, oggi i ruoli si sono invertiti con l’ex primatista mondiale di mezza maratona ad attendere sul traguardo un Edris che si è involtato verso il successo negli ultimi tre chilometri di gara, dopo aver rintuzzato l’allungo di Koech che ha giocato la carta della fuga solitaria nella seconda parte di gara. Ma alla lunga il ventiquattrenne keniano che da due anni difende i colori del Kazakistan ha ceduto il passo, vedendo il suo ritmo abbassarsi sensibilmente dopo il sorpasso subito da Edris.
Koech ha comunque saputo difendere la piazza d’onore, seguito dal marocchino Soufiyan Bouqantar (1h02’55), dall’altro keniano Dickson Nyakundi (1:03’04), dal marocchino Abdelkarim Ben Zahra (1h03’08) con il trentino Neka Crippa – Esercito, fratello maggiore di Yeman – sesto e migliore degli italiani con il tempo di 1h04’04 con Antonino Lollo (Gp Parco Alpi Apuane, 1h06’55) in settima piazza.
Trento Half Marathon da record quindi per Worknesh Debele. Seguita dal manager mondiale Gianni Demadonna e già vincitrice tra l’altro nelle maratone di Praga e Dubai, la trentatreenne etiope ha lasciato la compagnia della connazionale Etenesh Diro poco dopo metà gara per cogliere un prezioso successo al rientro da tre anni di fermo ai box per la duplice maternità. Alle sue spalle sul tracciato disegnato nel cuore di Trento con partenza in Piazza Dante ed arrivo in Piazza Duomo per la stessa Diro (1h09’50) mentre a completare il podio di giornata è stata la keniana Joyline Cherotich (1h11’58), seguita a propria volta dalle connazionali Christine Mutua e Doreen Cherop e da Maria Gorette Subano (Cus Pro Patria Milano, 1h18’09), a sua volta keniana di nascita ma italiana d’adozione da oltre una dozzina d’anni. Alle sue spalle le trentine Arianna Lutteri (Km Sport) e Loretta Bettin (Atletica Paratico) hanno completato l’ipotetico podio italiano.
Accanto ai quasi mille iscritti alla Trento Half Marathon, le strade di Trento hanno ospitato anche 300 runner impegnati nella prova competitiva TRENTO 10K dove si sono imposti il fiemmese Francesco Zorzi (Atletica Trento) che in 33’29 ha preceduto l’arcense Luca Vivaldi (Stivo Running) e l’altro aquilotto Simone Turrini (Atletica Trento). Francesco Zorzi è figlio dell’olimpionica Bice Vanzetta, più volte bronzo alle Olimpiadi invernali e argento ai Mondiali sempre nel fondo e quindi nipote del campione olimpico Giorgio Vanzetta, come a dire che sangue non mente. In campo femminile successo per la valsuganotta Giulia Marchesoni (Us Carisolo) in 39’41 davanti alle due fiemmesi Giulia Dallio (Atletica Valle di Cembra, 40’45) ed Elisa Ballardin (Us Cermis, 45’30). Grande entusiasmo nel centro storico per la Happy Family Run che ha richiamato in strada centinaia e centinaia di partecipanti che hanno voluto godere di questa calda domenica di inizio ottobre camminando e correndo per cinque chilometri per le vie trentine, sottolineando ancor più la connotazione popolare del Trento Running Festival.
Tra le curiosità l’impresa del medico veronese Samuele Tosadori che ha corso la Trento Half Marathon in 1:26’10 ma spingendo un passeggino con a bordo i tre figli Pietro, Anastasia e Beatrice. Ha così fatto segnare la migliore prestazione mondiale della specialità. Il record apparteneva sinora ad un americano con il tempo di 1:34’40
Le parole dei protagonisti
Muktar Edris, vincitore: “Mi piace l’idea di aver vinto per la sesta volta in carriera a Trento: dopo i cinque Giri al Sas ho voluto provare ad allungare ed ora posso dire di aver vinto tutto qui in città. Mi sarebbe piaciuto scendere a mia volta sotto l’ora e magari stabilire il nuovo record, ci ho provato ma mi è mancato qualcosa per raggiungere l’obiettivo, ma in fondo per oggi va bene così”.
Nekagenet Crippa, primo italiano – sesto: “Sono contento della prova, magari non appieno del mio tempo perchè speravo di scendere sotto l’1h04 ma mi sono fermato appena sopra tale limite ed essere il primo tra gli italiani è sempre un bel riscontro. Dopo diversi problemi fisici l’importante era tornare a correre forte e la Trento Half Marathon mi ha dato risposte importanti in vista di una prossima maratona nel tardo autunno”.
Worknesh Debele, vincitrice: “Ho raggiunto entrambi gli obiettivi che mi ero prefissata, vittoria e record. Al rientro dopo le due maternità avevo qualche piccolo dubbio ma questa gara e le strade di Trento mi hanno dato solo risposte positive”.