“Mo'” è l’esordio discografico della stoner rock band napoletana MEGARIDE, i cui testi sottolineano la potenza evocativa della lingua napoletana.
Domenica 26 marzo ore 21.00
RELEASE PARTY
Slash+
Napoli – via Vincenzo Gemito 20 (zona Vomero)
pre show – Sebeto
after party – Punch Lines
Mo’ è una delle parole più usate e conosciute della lingua napoletana. Si potrebbe semplificare traducendola con «ora», «adesso», ma non servirebbe perché per quanto siano corretti entrambi gli usi non riescono a trasmettere la stessa velocità e fuggevolezza che trasmette questa piccola parolina di due lettere. Forse, allora, la descrizione più corretta sarebbe «in questo momento» anche perché così si giustificherebbe il troncamento, ma ancora non è abbastanza. Mo’ svanisce subito e riassume magnificamente il concetto della brevità intrinseca della vita e del tempo che passa.
«Per questo abbiamo scelto questa parola come titolo del nostro disco che si propone come un insieme di Mo(‘)menti intensi e devastanti, ma pur sempre labili e passeggeri. Magari qualcuno ci resterà dentro più a lungo di altri, ma alla fine anche quello passerà. Questa è la nostra celebrazione della vita come un viaggio pieno di attimi ed emozioni che ci accompagnano fino alla consapevolizzazione della fugacità del tempo e di quanto ogni giorno sia prezioso.» Megàride
Track by track
Zio Stone
Questo è il primo pezzo del disco e coincide con il momento delle presentazioni. Ad uno ad uno vengono chiamati i Megaride partendo dalle chitarre a diesel del Dottore, il basso sgusciante di Daniel, i tamburi di Bob Garden e la ‘nziria di Gianmarco che mettono subito in chiaro le cose perché sono fatti così schietti e sinceri. Per chi riesce a resistere a questo primo strattone della corrente c’è la promessa di nuovi pianeti e galassie da scoprire e su cui ballare la “New Tarantella” con cui i megaride ci accolgono.
A piedi nudi
Il secondo momento del viaggio ci porta a conoscere un’altra persona che ha ispirato i nostri traghettatori: Alice Coachman la prima donna afroamericana ad aggiudicarsi una medaglia d’oro nel 1948 contro ogni pregiudizio e pronostico. La storia di questa grande atleta deve servire come esempio di coraggio da tenere a mente durante il viaggio musicale di “Mo’”.
Must Ovèr
“Must Ovèr” è il primo dei momenti di sfogo del disco, un vero e proprio urlo sdegnato contro chi, quotidianamente, si sente in diritto di giudicare ed insegnare sul posto di lavoro, sulla morale della società e su tanti altri aspetti della vita. Questi sedicenti professoroni sono il bersaglio della critica intrinseca del pezzo che gioca su di un’assonanza tutta napoletana tra le parole Mast’ (capo/maestro) e O’vero che si avvicinano molto alle parole inglesi Must Over (deve finire) per lanciare un messaggio abbastanza chiaro: «Smettetela di parlare e cominciate a lavorare davvero perché i veri “Masti” sono quelli che alzano la cardarella (l’emblematica cesta usata dagli operai edili) senza troppi giri di parole.»
Baagarìa
Baagarìa apre il lato B del disco e riprende la stessa rabbia e sdegno con cui si era concluso il lato A. Il momento è ironico, seppur critico, contro un sistema musicale che osteggia e, molte volte, distrugge sul nascere realtà interessanti o dissonanti perché troppo lontane o perché non possono permettersi di seguire le regole imposte dai “professoroni” del marketing musicale che ultimamente, più che gestire spazi di condivisione e musicalità, sembrano proporre pacchetti da agenzie di viaggi con tour, mini tour e bagarie per ogni gusto. Il titolo prende spunto da una parola usata dai musicisti napoletani nel loro peculiare dialetto (detta “parlesia”) e sta ad indicare una situazione arrangiata, portata avanti senza un vero e proprio criterio, ma fatta giusto per fare.
Rosso Marte
Rosso Marte è un momento di pura critica verso la società e la sua smania di nuove conquiste che fa perdere di vista il punto fondamentale del periodo storico in cui viviamo: la perenne sensazione di essere sull’orlo di un disastro o di un collasso. Il cambiamento climatico che stravolge il pianeta e con esso chi lo abita, disparità e divari già incolmabili adesso, diventano veri e propri burroni che dividono le varie categorie sociali di esseri umani. E noi cosa facciamo? Immaginiamo di colonizzare Marte, crogiolandoci con la prospettiva di costruirvi città futuristiche su cui, chi potrà, spadroneggerà, e chi invece non potrà, dovrà piegarsi o addirittura soccombere.
Due guance
Questo è un momento che bene o male tutti abbiamo attraversato durante il nostro viaggio, magari davanti ad una televisione, un reel o un programma radiofonico in cui si parla di politica o si lascia spazio al circo più amato dalla nostra nazione. È un momento carico d’indignazione verso una classe politica che, pur cambiando assetto, facce e poltrone, resta sempre uguale senza mai cambiare.
Cascate
Questo è il momento topico del disco, quello in cui l’inesorabile scorrere della corrente porta ad un punto di non ritorno dentro il quale potremmo perderci o, finalmente, ritrovarci. È la consapevolezza della fugacità del tempo. Adesso è chiaro che questo scorrere costante è tutto ciò che abbiamo ed ogni giorno è un regalo da celebrare e lasciare andare.
Viaggeremo
È il momento dei saluti. Tutte le paure, i ricordi e le insicurezze che ci hanno accompagnati tornano a galla, ma adesso le vediamo con occhi diversi, quelli di chi ha fatto tanta strada e guarda indietro per ricordarsi da dove viene. Ma questa non è davvero la fine, o meglio è la fine di una parte del viaggio e l’inizio di un nuovo cammino più sicuro, più consapevole perché adesso conosciamo noi stessi, la nostra storia e siamo pronti a scriverne altri capitoli. I Megaride ci lasciano con un ringraziamento a chiunque li abbia voluti accompagnare in questo viaggio, promettendogli che non è finito, ma appena cominciato e che la cosa importante è
vivere il momento, il qui ed ora.
Etichetta: Karma Conspiracy Records
Release album: 24 marzo 2023
CONTATTI E SOCIAL
Facebook: https://www.facebook.com/megarideofficial
Instagram: https://www.instagram.com/megarideofficial/
Youtube: https://www.youtube.com/@megaride6623
Spotify: https://open.spotify.com/artist/2VZampZLQqM9LZjWyBVIfE?si=Y1G5pSdTQTCVBOPojnsr2g
BIO
Megaride (Pron. Megàride) è una band Stoner Rock di Napoli. Il gruppo nasce dall’incontenibile volontà dei suoi quattro fondatori di mescolare le loro innumerevoli influenze Stoner, Grunge e Doom con la potenza evocativa della lingua napoletana, conferendo così una personalità dirompente alle canzoni della band, in cui ritmiche incalzanti, distorsioni selvagge e testi graffianti danno vita ad un rabbioso urlo che difficilmente gli impianti audio riescono a contenere. Il nome scelto dal gruppo deriva dall’isolotto di Megàride nel golfo di Napoli su cui è costruito il Castel dell’Ovo, una sorta di omaggio alla propria terra così da poterla portare con sé in questo viaggio chiamato musica. I Megàride sono Alessio, Daniele, Roberto e Gianmarco.
Il Gruppo nasce nel 2016 e fin da subito comincia a lavorare su brani inediti e a macinare ore di live nel territorio campano.
Nel 2018 viene rilasciato “VUOTO”, il primo EP interamente autoprodotto. Registrato presso il Vessel Recording Studio di San Nicola La Strada (CE), mixato da Stefano Saggiomo e Nicola Tranquillo, masterizzato da Tommaso Bianchi. Il lavoro contiene 3 brani tra cui il singolo “4MURA”.
Nel settembre 2019 viene rilasciato un nuovo singolo: “IMMOBILE”, registrato sempre presso il Vessel, mixato da Stefano Saggiomo e Nicola Tranquillo, masterizzato da Giovanni Versari.
A gennaio 2020, poco prima della pandemia, il gruppo mette in cantiere la produzione di altri 4 singoli con l’intento di estrapolare la parte più pura e autentica del proprio suono. Decide quindi di registrare il tutto da sé nel proprio studio. Le riprese vengono successivamente affidate a Stefano Saggiomo per il mix e Giovanni Versari per il Mastering.
Questo lavoro dà alla luce: “Mangiafuoco, Magnum, Satellite e Bassoventre” pubblicati successivamente tra l’autunno 2020 e l’inverno 2021. Il 10 febbraio 2023 pubblicano “A piedi nudi”, seguito da “Must Ovèr” uscito il 3 marzo 2023. L’album “Mo’” esce il 24 marzo 2023.