Molveno – Dopo il successo della prima edizione lo scorso anno, lo spettacolo dei moth fa nuovamente tappa a Molveno, unico lago a vela alpino d’Italia incastonato fra le cime delle Dolomiti di Brenta, Patrimonio dell’Unesco del Brenta, e il massiccio della Paganella. In collaborazione con la Classe Moth Italia e sotto l’egida FIV, la “Italian and Austrian Moth National – Molveno Cup” porterà le falene librarsi sulle acque verdi e cristalline dal 14 al 17 settembre e sarà tappa valida contemporaneamente per ben due campionati nazionali di moth, quello italiano e quello austriaco, configurandosi come momento decisivo all’interno del panorama velico internazionale della classe. L’ Italian and Austrian Moth National – Molveno Cup organizzato dall’Associazione Velica Molveno capitanata dalla Presidente Iris Verlato, nasce dalla collaborazione con il campione olimpico Ruggero Tita, appassionato di questa piccola e tecnologica imbarcazione e sostenitore delle caratteristiche uniche del lago di Molveno e della sua “òra”, tanto da farsene fautore e promotore fin dagli esordi della prima regata lo scorso anno.
Il Lago di Molveno si conferma così anche quest’anno lago “a vela” e location d’eccezione che permette di mettere al centro, oltre agli altri numerosi sport outdoor, un turismo che lega onda e vento, esigente quanto competitivo, rivolgendo la sua naturale predisposizione per l’accoglienza a regatanti e appassionati di vela provenienti da tutto il mondo e ai turisti, che per l’occasione non si perderanno lo spettacolo di una delle regate più entusiasmanti per velocità e per colpi di scena che solo i moth riescono a regalare su queste acque dolci. Le “falene” – questa la traduzione letterale del termine inglese “moth” che ben identifica le caratteristiche di una imbarcazione piccola e velocissima, leggera e molto tecnica – arriveranno e proveranno il percorso di gara nella giornata di giovedì 14 settembre e saranno pronte a volare a fior d’acqua sulla linea di partenza appena si alzerà il vento a partire da venerdì 15, regatando per l’intero week end con 4 prove al giorno, per un totale di 12 gare. I giudici posizionati nel punto più estremo della passerella del pontile galleggiante lasceranno questa leggiadra danza competitiva di singole imbarcazioni volanti dare il meglio di sé attorno alle tre boe del tracciato, affinché affascinino il pubblico spettatore posizionato sul lungo lago nell’ ampia spiaggia che lo costeggia.
Una trentina i moth in acqua pronti a sollevarsi in velocità sui loro foil e a volare per conquistare i titoli. Saranno premiati i primi 3 classificati italiani, titoli validi per il Campionato italiano moth, i primi 3 classificati austriaci per il Campionato nazionale austriaco – Sud Tirolo.
Iris Verlato, instancabile e tenace presidente di Velica Molveno, commenta con orgoglio: “La seconda edizione della Italia Cup Molveno Moth innalza notevolmente il livello di partecipazione e conferma questo evento come momento di crescente importanza per il lago di Molveno, fulcro di attività mirate e continuative, dalla formazione al mondo della vela per i ragazzi e giovani del territorio alle regate inserite in circuiti internazionali. Gli sforzi e gli investimenti di un gruppo corale di attori di riferimento sul territorio – l’Azienda per il Turismo Dolomiti Paganella, Molveno Holiday, il Comune di Molveno – hanno reso possibile il posizionamento delle attività di Velica Molveno, coinvolgendo atleti partecipanti da tutto il mondo e un vasto pubblico di appassionati in continua crescita. Quest’anno il livello di accoglienza, organizzativo e logistico è aumentato considerevolmente e siamo orgogliosi degli obiettivi insieme raggiunti.”.
Il Moth
Il moth è l’ultimo step delle barche a vela, spettacolare ed altamente performante, regala emozioni incredibili sia a chi la manovra sia a chi la ammira da lontano e sta prendendo sempre più posto in Europa. Con soli 30 Kg di peso, 3,5 metri di lunghezza e circa 8 m quadri di superficie, è un’imbarcazione leggera e moderna, costruita in carbonio con tecnologie avanzate e grazie al foil è capace di prendere “il volo” come una farfalla a fior d’acqua e decollare fino a raggiunge la velocità di 60 km/h. Grazie al regolamento per cui viene lasciata una grande libertà di ricerca, offre la possibilità di applicare soluzioni tecnologiche innovative rispetto ad altre classi e al contempo pone una grande difficoltà nella conduzione, richiedendo necessariamente una notevole esperienza allo skipper.
Caratteristiche Tecniche
· Lunghezza massima: 3,355 m
· Larghezza massima: 2.250 m
· Peso totale: libero (~ 35-40 Kg)
· Superficie velica massima: 8,25 m²
· Peso ottimale dello skipper: 60-80 Kg
La storia del Moth
[ndr: fonte www.moth-sailing.it sito ufficiale della IMCA Italy, Classe Moth Italia]
La nascita del moth e dell’organizzazione di una classe che ne regolasse la costruzione e le competizioni risale al 1928. In Australia e negli Stati Uniti si diffondono alcune piccole barche facili da autocostruire.
Le barche australiane erano chiamate “Inverloch Eleven Footer” quelle americane più semplicemente “Moth”. Gli americani diffondono velocemente la classe e registrano un’organizzazione che ne regoli la costruzione ed organizzi competizioni dedicate, è il 1932 e negli Stati Uniti nasce la “National Moth Boat Association”. Per trent’anni in due posti agli antipodi l’uno rispetto all’altro, crescono due flotte diverse, si sviluppano concetti e le due classi prolificano con pari successo in America come in Australia. Ad aggiungere particolarità alla “grande coincidenza” anche in Gran Bretagna nel 1930 nasce una piccola barca a vela e
oramai impossibile stabilire se fosse una coincidenza o meno ma il nome di questa barca è appunto “Moth” dall’Inghilterra dove viene fondata la “British Moth Class” lo scafo prende piede anche nel resto dell’Europa e nel dopoguerra la classe si diffonde capillarmente evolvendo e cambiando le regole aderendo a quelle della Moth Class americana che si costituisce quindi in IMCA “International Moth Class Association”, la sigla dell’attuale associazione di classe.
Nel 1965 l’IMCA promuove la fusione della classe euro-americana con la classe australiana. Il processo di fusione dura sino al 1972, ciò che ne nasce è una classe velica con regolamento a “restrizione”, pochi parametri sono fissati e questo lascia chance ai costruttori di sviluppare la propria barca secondo le diverse culture ed esperienze.
Dal 1992 al 2004 il Moth Europa, figlio quasi quarantenne della classe International Moth, è classe olimpica come singolo femminile.
Nel marzo del 1972, nel Queensland, in Australia, il “pioniere” P. Frank Raisin riesce, per la prima volta nella storia della vela, a far sollevare su dei rudimentali foils in legno un moth. Ma dobbiamo arrivare al 2001 perchè i vari costruttori sviluppino un sistema di foils efficiente ed affidabile, ed è Brett Burvill che costruisce il primo moth a “due gambe” (come quelle di Luna Rossa per capirci), con foils inseriti in timone e deriva che permettono alla barca di sollevarsi ed accelerare con lo scafo completamente fuori dall’acqua. Questo sistema di foils, in seguito perfezionato da John Ilett conGlen Oldfield prima e da Andrew Mc Dougal poi, è quello tuttora in uso ed è imbattuto per efficienza ed affidabilità.
Dal 2001 al 2005 il “foiler” vanno mietendo successi ed i “low rider”, ossia come vengono chiamati i moth senza foil, iniziano a scomparire dalle competizioni. La seconda generazione di Moth Foiler nasce nel 2006 con il Bladerider progettato da Andrew McDougall e migliora drasticamente dal 2009 con il Mach 2 sempre nato dal genio tecnico di Amac (come è universalmente chiamato Andrew McDougall). L’evoluzione è costantemente in corso e le migliorie sono all’ordine del giorno.
Informazioni e bando di regata su www.velicamolveno.it