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Museo Nicolis, Cara Giulietta… ti scrivo su carta green

Museo Nicolis
Silvia Nicolis e Giovanna Tamassia, Club di Giulietta (ph Museo Nicolis)

Villafranca di Verona – Esiste davvero la posta di Giulietta divenuta celebre in tutto il mondo anche grazie al film “Letters to Juliet”? La risposta è sì! L’Ambasciatrice dell’Amore per eccellenza, risponde agli innamorati di tutto il mondo da Verona e lo fa su carta ecosostenibile, grazie alla collaborazione tra il Museo Nicolis, Lamacart e il Club di Giulietta, che si rinnova anche per il 2025.
“Esiste un luogo a Verona… dove chi soffre per amore lascia il suo messaggio a Giulietta” (dal film) o lo spedisce da lontano, questo posto si chiama Club di Giulietta in cui un team di volontarie legge, risponde e conserva tutti i messaggi nel nome della più famosa eroina della letteratura, tenendo viva una straordinaria tradizione epistolare. È un angolo magico che nel tempo si è trasformato in una vera destinazione turistica in cui i viaggiatori si prenotano per poter vivere l’esperienza di rispondere alla posta del cuore.
“Promuovere valori positivi come l’amore, l’amicizia e la solidarietà tra le persone fa parte della nostra attività quotidiana legata alla scrittura” – afferma Giovanna Tamassia, Presidente del Club di Giulietta – “Ecco perché abbiamo sentito l’esigenza di continuare un dialogo collaborativo con il Museo Nicolis e Lamacart per dare al nostro approccio uno spirito green, al passo con i grandi temi internazionali che oramai fanno parte anche delle abitudini quotidiane nostre e delle persone a cui ci rivolgiamo”.
Parlare d’amore significa anche prendersi cura dell’ambiente in cui si vive: l’uso di carta riciclata per rispondere alle lettere che gireranno il mondo vuole essere strumento di attenzione sui temi ecologici e sull’importanza dell’economia circolare, contribuendo a diminuire il taglio di nuovi alberi. Che per il Museo Nicolis il valore del riciclo della carta sia un valore molto caro lo si apprende dalla storia del suo fondatore Luciano Nicolis, che della “passione per il recupero in tutte le sue forme” ne ha fatto uno stile di vita fino a creare nel 1963 Lamacart, oggi player di riferimento nel settore. Con il suo importante know-how nell’ambito dell’economia circolare, Lamacart ha selezionato la carta da lettere riciclata e le buste certificate FSC, ovvero prodotte da fonti gestite in maniera responsabile.
“Essere sostenibili per il Museo Nicolis e il Gruppo Lamacart non è solo un atteggiamento naturale ma un’azione quotidiana, un requisito essenziale di cui non possiamo fare a meno” commenta Silvia Nicolis, Presidente del Museo Nicolis “supportiamo il Club di Giulietta perché ne sposiamo il progetto, desideriamo promuovere la tradizione della scrittura a mano, ma anche preservare la cultura della corrispondenza con un’attenzione privilegiata per l’ambiente così Giulietta può fare anche una dichiarazione d’amore al Pianeta. Collaborare tra soggetti diversi attraverso una rete concreta consente, inoltre, di sostenere la Cultura della Città di Verona e del nostro territorio”.

Nata nel 1930 per mano spontanea del primo Segretario Ettore Solimani, la Posta di Giulietta nel tempo si è consolidata a livello internazionale, affermandosi come realtà di promozione della cultura shakespeariana e del territorio veronese, quale richiamo per il turismo globale. Oltre ad essere una tradizione, la forma epistolare è anche una delle modalità più intime di scrittura, che il Club di Giulietta valorizza e preserva con il contributo dei suoi sostenitori. La Posta di Giulietta, con migliaia di lettere che arrivano da ogni parte del mondo e le relative risposte ad opera di un team di appassionati volontari e volontarie, rappresenta infatti un fenomeno unico, a cui non è possibile rinunciare: la scrittura a mano come pratica di riflessione ed espressione dei sentimenti, lontani dall’influenza della tecnologia. Un’attività squisitamente “analogica”, per ritrovarsi e riprendersi il proprio tempo dedicandosi a un atto creativo e a un gesto grafico, che è anche un modo per dialogare con le proprie emozioni.

www.museonicolis.com

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