A Genova come con l’Inter, Marassi campo difficilissimo
"A Genova ci vorrà la stessa determinazione con la quale abbiamo giocato contro l'Inter". Walter Mazzarri vuole collegare un filo luminoso di continuità tra la grande impresa del Napoli in Coppa Italia e la prima giornata di ritorno di campionato a Marassi.
Mister, potrà pesare sugli stimoli del Genoa anche il 6-1 del San Paolo?
"Non credo, perchè era e resta una partita difficilissima a prescindere da tutto perché il Genoa è una signora squadra che oltretutto si è anche rinforzata a gennaio. Il 6-1 del San Paolo è capitato come nella logica del calcio e come conseguenza di quel periodo che stavamo attraversando. Noi venivamo da due rimonte subìte e volevamo mettere al sicuro il risultato per non andare incontro a rischi come accadde con la Juve. Inoltre il quinto ed il sesto gol sono nati da due tiri da lontano, due bei gol ma due jolly. Certi risultati succedono nel calcio. Io credo che il Genoa farà la sua partita con grande determinazione come avrebbe fatto in ogni caso senza andare a cercare stimoli particolari che non siano quello di puntare alla vittoria. Ripeto, Marassi è un campo difficile e sarà un match duro".
Con l'Inter si è visto un Napoli di forza e qualità…
"Abbiamo giocato come vorrei sempre io: fase difensiva feroce e grande spinta in avanti. Quando di fronte hai una squadra di quel calibro devi dare oltre il massimo per spuntarla e non soccombere. Può darsi che a volte possa calare la concentrazione, ma il Napoli gioca sempre per vincere contro tutti, anche rischiando molto. Io stesso a volte faccio sostituzioni per cercare il risultato pieno. E' nella nostra indole di squadra. Con lo stesso spirito con il quale abbiamo battuto l'Inter vorrei che giocassimo sempre in ogni gara, a partire da domani a Genova"
Ci saranno due mesi molto intensi di impegni, sta pensando ad un turnover?
"Non faccio previsioni, mi conoscete. Dopo Siena ho detto ai ragazzi guardiamo solo una partita per volta e non pensiamo al futuro. Faremo come abbiamo fatto da due anni a questa parte e proseguiremo così. Avremo da ora in poi otto partite in meno di un mese e dovrò certamente ruotare gli uomini e distribuire le energie nella maniera migliore. Io voglio che la squadra dia sempre il massimo, che sia coppa o campionato e cercherò di far giocare chi sta meglio di volta in volta. Per questo farò le mie scelte a partire dal match di domani"
E' piaciuto tanto al pubblico quell'abbraccio con Inler…
"Con quell'abbraccio io ho voluto gratificare davanti ai nostri tifosi un giocatore che dà sempre il massimo in campo. Ma questo vale per tutti. I nostri giocatori danno l'anima, lo dico al pubblico che ha capito la nostra mentalità. Per me quel gesto è stato un input per il nostro stadio. Finchè ci sarò io vigilerò su tutti i miei uomini e vorrei che i tifosi sostenessero fino alla fine ogni singolo elemento per spingerlo anche nelle difficoltà altrimenti si rischia di togliere energia a calciatori importanti. Non dimentichiamo cosa stava succedendo l'anno scorso con Gargano che oggi è tra gli uomini di altissimo rendimento"
Infine un commento sulla squalifica Uefa…
"Due giornate non me le aspettavo, credo che l'arbitro abbia equivocato, adesso aspettiamo le motivazioni ma di sicuro faremo ricorso perché io ero nella mia area tecnica e Nilmar è venuto in una zona in cui non doveva neppure esserci. La scorrettezza l'ha fatta Nilmar che si è frapposto fra me e la palla e l'ha scansata per perdere tempo mentre il mio intento era solo quello di rimettere la palla in gioco. Tra l'altro subito dopo l'episodio mi sono andato a sedere in panchina senza fare alcun gesto provocatorio. Per questo ho buone speranze sull'esito finale. Faremo ricorso e vedremo"
fonte: www.sscnapoli.it