Con deliberazione n. 192 del 18 marzo la Giunta regionale ha stabilito, sulla base di una norma contenuta nel decreto “Milleproroghe”, che fino al 31 dicembre 2023 è autorizzabile in Liguria, secondo le vigente carta ittica regionale, l’immissione di esemplari delle specie trota fario (“Salmo trutta”) e trota iridea (“Oncorhynchus mykiss”) nei tratti di corsi d’acqua in cui l’immissione stessa era autorizzata in data antecedente all’applicazione del decreto direttoriale del Ministero dell’Ambiente del 2 aprile 2020.
Soddisfazione viene espressa dal consigliere Regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia, che già nello scorso mese di agosto, dopo il diniego da parte del Ministero della Transizione Ecologica di immissione nelle acque interne di trote considerate non autoctone, aveva depositato un’Interrogazione sul tema, in esito alla quale l’assessore Alessandro Piana aveva portato la questione in Conferenza delle Regioni, che aveva votato all’unanimità il 3 novembre 2021 un apposito ordine del giorno poi recepito nel decreto “Milleproroghe”. Lo stesso Muzio, dopo l’approvazione del “Milleproroghe”, aveva presentato il 28 febbraio una seconda Interrogazione per sollecitare la Giunta regionale ad adottare nel più breve tempo possibile i provvedimenti conseguenti.
“Grazie a questa delibera – dichiara il capogruppo di Forza Italia – si va a porre rimedio ad una situazione che rischiava di mettere in ginocchio l’intero settore della pesca ricreativa nelle acque interne e le attività collegate all’indotto nell’entroterra. Penso in particolare alla Val Trebbia e alla Val d’Aveto, che con questo provvedimento potranno mantenere attive le loro riserve che ogni anno attirano migliaia di persone anche da fuori Regione. E’ un pezzo della nostra economia che va salvaguardato, e sono orgoglioso di aver portato il mio contributo con le iniziative presentate in Consiglio Regionale”.
“Ora, come ricorda la deliberazione della Giunta, c’è tempo fino alla fine del 2023 per definire nell’apposito Nucleo nazionale di valutazione le specie di acqua dolce di interesse alieutico riconosciute come autoctone”, prosegue Muzio. “Auspico a tal proposito che si possa addivenire all’inclusione tra queste specie delle trote fario e iridea che si trovano nei nostri corsi d’acqua da almeno 150 anni e che oggi vengono classificate come alloctone, ad avviso di molti studiosi impropriamente”.
“Desidero infine ringraziare la Giunta regionale per la pronta adozione di questo provvedimento e l’assessore Piana per l’impegno profuso su questo tema”, conclude il consigliere regionale.