Rosà (VI) – È stato un Rally Città di Schio che ha regalato gioie e dolori a Rally Team, scuderia che giocava una partita molto delicata in casa, avendo vari portacolori in grado di puntare ai quartieri nobili di un International Rally Cup deciso soltanto sul finale.
Il migliore nella generale è stato indubbiamente Giovanni Toffano, alle note Matteo Gambasin su una Skoda Fabia Rally2 Evo di MS Munaretto, che ha concluso ottavo assoluto, in gruppo RC2N ed in classe R5 – Rally2, allontanando le nubi di una stagione con lui più che avara.
“Chiudere ottavi assoluti in una gara dell’IRC è stato fantastico” – racconta Toffano – “ed è stato possibile grazie ad una vettura impeccabile e ad un Matteo sempre al top. Devo migliorare la guida durante le fasi notturne, un mio tallone d’Achille al momento, ma siamo soddisfatti di aver cancellato le tante delusioni vissute quest’anno. Un gran bel traguardo.”
Peggio andava all’altro portacolori della scuderia di Rosà nella classe regina, quel Michele Caliaro che tornava sulle strade che lo videro all’esordio assoluto nel 2005 e che, tra Venerdì e Sabato, gli han voltato le spalle, costringendolo ad un ritiro anticipato sulla quinta speciale.
Per lui e per Fabio Andrian, compagno d’abitacolo sulla Skoda Fabia Rally2 curata da MM Motorsport, problemi alla trasmissione che non gli hanno permesso di godersi questo ritorno.
Stessa sorte ma con maggiore amarezza, data la posta in palio nel Trofeo 4 Ruote Motrici, per il presidente Pier Domenico Fiorese, alle note Francesco Zannoni sulla Mitsubishi Lancer Evo X R4 seguita da La Marca Racing, partito da Schio quale seconda forza nella categoria IRC.
La rottura del tubo olio frizione, sulla prima del Venerdì sera, costringeva il patron del sodalizio di casa a mettere in campo una furiosa rimonta, ponendo la propria firma sulla power stage.
Con la vittoria a portata di mano, bastava arrivare per fare proprio il titolo, il cedimento del motore sul quinto impegno spegneva ogni sogno di gloria, traducendosi in un probabile podio.
“Eravamo ad un passo da portare a casa il titolo nell’IRC” – racconta Fiorese – “ed è davvero un peccato che sia finita in questo modo. Ci bastava arrivare in fondo e sarebbe stata vittoria. La nostra stagione si chiude qui, con un bel po’ di amaro in bocca, ma ci rifaremo nel 2024.”
Il primo podio di giornata è arrivato a firma Paolo Alessio, alle note Enrico Sandri su una Toyota GR Yaris in configurazione R1T curata da Vieffecorse, settimo nella generale di gruppo RC3N.
Un weekend che poteva dare frutti ancora più gustosi al netto del rischio preso nella power stage, un atterraggio brusco dopo un dosso, che costringeva i due a fermarsi in prova per controllare l’integrità della vettura, perdendo tempo prezioso nell’ottica della classifica finale.
Un passo falso che ha di fatto mandato in fumo un potenziale podio nel Trofeo 4 Ruote Motrici.
Una toccata sulla prima Pedescala portava all’alzata di bandiera bianca per Luca Crivellaro, al suo fianco Andrea Rossi su una Peugeot 208 Rally4 messa a disposizione da Delta Rally.
Peggio andava a Giovanni De Menego, iscritto con Simone Minuzzo su una Peugeot 208 R2 seguita da La Marca Racing, fermo prima del via per un impegno di lavoro improrogabile.
Modesta sesta piazza in Rally4 – R2 per Mattia Ghion, in coppia con Moira Candusso su una Peugeot 208 R2 di AB Motors, in una gara test ricca di divertimento e di esperienza maturata.
Presentatosi sulla pedana di partenza dalla terza piazza nel Trofeo 2 Ruote Motrici Sport Davide Scarso, con Francesco Scarso su una Renault Clio RS gruppo N, ha sfruttato al meglio il coefficiente maggiorato della tappa scledense, ribaltando i valori in campo e portando a casa un meritato titolo IRC, aggiungendo la seconda piazza in N3 e l’ottava in gruppo RC5N.
“Abbiamo spinto forte” – racconta Scarso – “e siamo riusciti a vincere il Trofeo 2 Ruote Motrici Sport e la power stage. Grazie a tutti quelli che ci hanno sostenuto in questa stagione nell’IRC.”
Problemi al cambio ed alla leva del freno a mano hanno reso la vita complicata a Roberto Carlo Sbalchiero, alle note Mirco Santacaterina sulla Renault Clio 3 in versione Racing Start curata da Leon Competition, firmatari in solitaria della classe RS20 in provincia di Vicenza.
“Ce l’abbiamo fatta anche se è stata dura” – racconta Sbalchiero – “perchè abbiamo avuto tanti problemi tecnici in questo Schio. Grazie a Rally Team, a Leon Competition, ai partners ed a tutti quelli che ci hanno sostenuto qui. Un grazie particolare va al mio naviga Mirco.”
Scendendo nel produzione, classe millesei, ottima la seconda piazza di Emanuele Sommavilla, in coppia con Giulio Calligaro su una Peugeot 106 Rallye gruppo N di Team Autocar.
Ad arricchire ulteriormente il bottino personale la top ten in RC5N, cogliendo il decimo posto.
“Le prove erano molto impegnative” – racconta Sommavilla – “ma, grazie al mio naviga Giulio, siamo partiti con la consapevolezza di poter fare bene. Il primo di classe era di un’altra categoria ma, nonostante questo, ci siamo divertiti parecchio. Grazie in particolare ad Ales ed a tutti i meccanici perchè l’auto che ci hanno fornito era semplicemente perfetta.”
Buona ottava posizione in N2, alla sua seconda apparizione in un rally, per Mirco Mattiazzo, in compagnia di Fabio Bechevolo su una Peugeot 106 Rallye gruppo N, soddisfatto per aver portato a termine una gara particolarmente selettiva, prendendo confidenza con il mezzo.
Un Città di Schio che, grazie ai vari piazzamenti dei propri portabandiera, vede la compagine di Rosà terminare appena fuori dal podio, in quarta piazza nella classifica riservata alle scuderie.