In Liguria sono a rischio chiusura i centri nascite dell’Ospedale San Paolo di Savona e del Villa Scassi di Sampierdarena. Tutte notizie annunciate alla stampa ma mai discusse nelle sedi istituzionali.
A questo si aggiunge l’annuncio dei giorni scorsi dell’Assessore Giacomo Giampedrone alla Conferenza dei Capigruppo tenutasi in occasione del Consiglio regionale di martedì 15, dove lo stesso ha affermato che il piano Socio Sanitario di Regione Liguria non sarà presentato al Consiglio Regionale prima del 2023.
«In qualità di Vicepresidente Commissione II Sanità ho chiesto una convocazione urgente della Commissione alla presenza dell’Assessore competente, Angelo Gratarola, e dei Direttori generali di ASL2 e ASL3 circa le notizie di chiusura dei centri nascite – dice Gianni Pastorino, Capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio Regionale – Si tratta di una questione molto preoccupante visto che il piano socio sanitario andrà in approvazione nel 2023. Per questo riteniamo urgente capire cosa sta accadendo. Vorremmo evitare una situazione di confusione e di omessa discussione presso le sedi istituzionali competenti, considerate il fatto che il piano socio sanitario non è ancora stato presentato.
Ritengo fondamentale la tutela dei servizi sanitari più vicini alla cittadinanza. Non è possibile che una vicenda così delicata venga annunciata mediaticamente senza nemmeno aver iniziato a trovare un livello di discussione politica e tecnica sia con la Commissione Salute di Regione Liguria, sia con la Commissione del Comune di Genova (a meno che il Sindaco Bucci e la sua Giunta non si siano già dichiarati completamente d’accordo).
È necessario che la Giunta assuma una posizione chiara ed esca da queste ambiguità».
«Ho presentato un’analoga richiesta alla Commissione competente del Comune di Genova – aggiunge il Consigliere Comunale della Lista Rosso-Verde Filippo Bruzzone – La chiusura del centro nascite in una zona come Sampierdarena pone questioni che devono essere affrontate anche da un organo come il Comune che deve avere a cuore il servizio sanitario per i suoi Cittadini. Ricordo che il Sindaco è il primo responsabile della salute dei cittadini».