La Galleria d’Arte Wikiarte a Bologna è lieta di informarvi che sabato 12 giugno 2021 ore 17.00 si terrà l’apertura delle mostre personali degli artisti
MARIA MADDALENA QUATTROCCHI (in arte MADDY)
e
GIOVANNA REGAZZI
L’evoluzione, termine che esprime lo sviluppo graduale e completo, da uno stato ad un altro. Fisico, nella natura, ed emotivo, qui conclamato nell’arte. Nelle scelte figurative degli artisti, la cui poetica ne alimenta e definisce il significato. Nel rispetto sentito delle proprie radici tecniche: solide, avvallate dal permanere nel tempo e tradotte nel frutto pregiato di un’esperienza mai intesa come meta di un percorso o prezioso ‘vademecum’, ma quale ricchezza da cui attingere, con passione e continuità, per attualizzarne il senso rinnovandone il valore.
Composizioni policrome, che evocano immagini del V° e VI° secolo d.C., rappresentative dell’Impero romano d’Occidente e collocate nelle basiliche della sua capitale, Ravenna. Di qui la forte ispirazione di Maria Maddalena Quattrocchi, mosaicista di scuola. Già dedita alla creazione di miniature e complementi d’arredo – dalle linee classiche o moderne, su disegno proprio o su proposta dell’artista – impiega pasta di vetro ravennate, marmo e pietre naturali declinando un registro estetico romano, ‘in primis’ bizantino, nel pieno rispetto delle tecniche originali, ad ulteriore garanzia d’unicità dei manufatti, come già emerge dai celebri ‘fiori’. Tasselli di una storia, la cui estetica evolve, per rendersi portavoce di un nuovo messaggio. È l’estratto di 11 lettere dell’alfabeto ebraico, da leggersi sulla base del proprio vissuto, così definendo, e marcando, la loro natura innovativa ed altamente emozionale.
Custodi di un sapere antico, presente, futuro e testimoni di un’arte, al servizio dell’anima, che sintetizza ed esprime l’energia della natura e dell’intero universo.
Classe ’58, nata nel 1972. Così recitano le parole dell’artista Giovanna Regazzi, la cui carriera nell’ambito inizia frequentando il liceo artistico. Dove subito emerge un’abile ed innata manualità capace di aprirle, giovanissima, le porte dello studio del maestro restauratore Ottorino Nonfarmale. È soddisfando la passione per l’antico che esercita la sua arte, restaurando opere di Cimabue, Vasari, Bellini o Van Dick, tra gli altri. Ed una conclamata dimestichezza nell’uso della tecnica pittorica che traccia, a seguire, un percorso personale durante cui rivolge l’attenzione alla semplicità del quotidiano, di uno scorcio, di oggetti comuni, di fiori e di frutta in particolare. Ritratti mimetici di una realtà che, su tela o cartoncino telato, unisce la cura del dettaglio ad una raffinata tecnica esecutiva, tratta ed acquisita con lunga esperienza. Fiori, ma soprattutto limoni: a spicchi, spremuti, esplosi, ammuffiti dal trascorrere del tempo o fuoriuscenti dal tubetto del colore, la cui prevalenza del giallo, sinonimo di luce e vivacità, ne accende e mantiene il fresco sentire.
Curatore: Pietro Franca
Date e orari mostra:
12 giugno ore 17.00 inaugurazione
dal 12 giugno al 24 giugno 2021
dal martedì al sabato dalle 11.00/13.00 – 15.00/18.00
24 giugno chiusura ore 15.00
www.wikiarte.com