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IBU Junior Cup Biathlon, Azzurrini numeri uno ma non vincono

IBU Junior Cup
Elia Zeni - Poligono (Foto Newspower.it)

Con i se e con i ma non si vincono le gare, e ci sono anche i però e i forse… Così oggi avremmo voluto raccontare la bella storia dei nostri numeri uno nella Mass Start 60, alla IBU Junior Cup in Val Martello, di Sara Scattolo e di Elia Zeni, partiti col pettorale nr 1 in virtù della leadership del torneo IBU.

Invece, giustamente, sul gradino più alto del podio si sono accomodati con grande autorità e con un balzo da leoni il polacco Badacz, con un vantaggio di 19.8 sul tedesco Köllner, e al femminile l’austriaca Anna Andexer brava a contenere e surclassare sugli sci (entrambe due errori al poligono) la forte tedesca Johanna Puff.

Innanzitutto a comandare è stato il freddo, -10° tutto il giorno, nonostante lo splendere del sole a metà giornata e con un cielo azzurro a rendere ancor più affascinante la Val Martello imbiancata.

Ed ecco il però: se Elia Zeni non avesse mancato un bersaglio al primo tiro e poi altri due in quello successivo portandosi al 18° posto, e poi ancora un quarto, forse saremmo qui a parlare non solo di podio – perché il finanziere di Tesero risalendo dal 18° posto l’ha centrato, ma di un nuovo risultato eclatante, come quello di ieri nella Supersprint. E onore delle armi anche a Christoph Pircher, con una sudata e meritata medaglia di legno.

Parte in sordina l’Italia nella gara maschile, con un prova poco brillante al poligono soprattutto da parte del favorito di giornata Elia Zeni, scattato bene e presentatosi 4° al poligono. Zeni è stato autore di un’incredibile rimonta e dalla 18.a posizione all’uscita del secondo poligono (2 errori per lui), costruisce una gara a dir poco spettacolare grazie ad un’impeccabile performance sugli sci, mentre in testa si forma un quintetto composto da Badacz, Abraham, Kienesberger, Zidar e Chykhar. Nella terza sessione in piedi la coppia ucraina Kinash e Chykhar firma un doppio zero e scappano soli, mentre tutti gli altri sbagliano al tiro e sono costretti a pagare la penalità. Ultimo giro da capolavoro per il polacco Badacz, complice lo 0 al poligono finale (in piedi), che gli permette di saltare in prima posizione ed alzare le braccia al cielo dopo 35’29”0 di gara. Lo speaker lancia un grido di speranza per l’Italia: i giochi sono ancora aperti, con Elia Zeni e Christoph Pircher che risalgono vigorosamente e duellano per la quarta e quinta posizione. Con un distacco di 19”8 conclude al secondo posto il tedesco Hans Koellner e dopo un grande forcing in salita sbuca al terzo posto Zeni, seguito dal compagno di squadra Christoph Pircher, i quali festeggiano assieme dopo all’arrivo. Rientra in top 10 il valdostano Nicolò Betemps (9°), mentre Marco Barale si classifica al 23° posto.

Prime ad animare l’ultima giornata di questo trittico della Val Martello erano state le junior al femminile nella spettacolare ed affollata Mass Start 60. Gran traffico il primo giro, a tutto vantaggio di chi era a bordo pista nonostante i -10° e i -16° della neve. 9 i km da completare per le ragazze in sei giri, col primo tiro per le atlete con pettorale da 1 a 30, quindi le altre il giro successivo. La selezione in gara è avvenuta a partire dalla seconda serie di tiri a terra, quando la slovena Kaja Zorc è uscita indenne al poligono, guadagnando terreno su Sara Scattolo che però ha commesso un errore al tiro. A inseguire subito dopo la ceca Katerina Pavlu che, assieme alla valdostana Martina Trabucchi, riesce a recuperare parecchio terreno. La terza sessione in piedi si fa più difficile per la friulana Scattolo che deve pagare ben due penalità, mentre Pavlu si ritrova nettamente in testa dopo la serie pulita al poligono. Ultimo tiro in piedi impeccabile per l’austriaca Andexer e per la tedesca Puff, le quali danzano spedite verso il traguardo, mentre il sole piano piano fa capolino sul Centro Biathlon “Grogg”. Con un tempo di 29’22”3 Andexer va a prendersi l’oro, staccando di 38”1 la Puff, vincitrice ieri della prova Supersprint. Sul terzo gradino del podio una sorprendente Kaja Zorc, seguita dalla tedesca Marlene Fichtner e da Sara Scattolo, quinta, un po’ affaticata dalle prove dei giorni scorsi, ma che mantiene ben salda la leadership in classifica generale. Buon ottavo posto per Martina Trabucchi, costantemente con le prime, mentre la trentina Fabiana Carpella chiude in 12.a posizione. 15° posto invece per Ilaria Scattolo e 24° per Astrid Plösch.

Nel tardo pomeriggio poi è calato il sipario sul Centro Grogg, in un battibaleno l’esercito di volontari, dopo tre giorni di lavoro incessante, ha risistemato lo stadio, la prossima settimana c’è la Coppa Italia.

Complimenti da parte di IBU all’organizzazione, già si pensa al ritorno della IBU Cup per la prossima stagione e all’orizzonte si profila anche il Campionato Europeo 2025. Il biathlon italiano e altoatesino in particolare ha di che vantarsi.

 

Mass Start 60 – women

1 ANDEXER Anna AUT 29:22.3; 2 PUFF Johanna GER +38.1; 3 ZORC Kaja SLO +43.1; 4 FICHTNER Marlene GER +46.9; 5 SCATTOLO Sara ITA +1:10.9; 6 CLOETENS Maya BEL +1:21.8; 7 RIEGER Magdalena GER +1:24.5; 8 TRABUCCHI Martina ITA +1:33.7; 9 HORODNA Yuliia UKR +1:56.1; 10 PAVLU Katerina CZE +2:16.8

12 CARPELLA Fabiana ITA +2:47.3; 15 SCATTOLO Ilaria ITA +3:08.1; 24 PLOSCH Astrid ITA +3:58.6

Mass Start 60 – men

1 BADACZ Konrad POL 35:29.0; 2 KOELLNER Hans GER +19.8; 3 ZENI Elia ITA +39.9; 4 PIRCHER Christoph ITA +47.6; 5 KINASH Stepan UKR +59.6; 6 CHYKHAR Vladyslav UKR +1:08.2; 7 KIENESBERGER Leon AUT +1:14.9; 8 ABRAHAM Ludek CZE +1:19.3; 9 BETEMPS Nicolo’ ITA +1:26.9; 10 SCHASER Franz GER +1:40.5

23 BARALE Marco ITA +3:06.7