Il “Project Discovery global research” è uno studio promosso da Land Rover che evidenzia come le famiglie hanno affrontato gli ultimi 12 mesi e quali consapevolezze positive hanno acquisito durante la pandemia.
L’indagine Land Rover ha rivelato che relazioni interpersonali significative, gusto della scoperta e desiderio di apprendere e di fare sono elementi chiave per costruire la resilienza di un individuo. Questi attributi costituiscono gli elementi fondamentali della nuova ‘formula della resilienza’ individuata da Land Rover.
Project Discovery è un progetto di ricerca internazionale che esamina gli effetti dell’epidemia di Covid-19 sulla vita delle famiglie. Lo studio internazionale, che ha coinvolto 7.000 partecipanti, di cui 1.000 in Italia, è concepito per evidenziare i comportamenti che contribuiscono a garantire resilienza, allo scopo di aiutare le persone ad apportare cambiamenti positivi nelle proprie vite.
Sir Cary Cooper, Professore di Organizational Psychology & Health presso l’università di Manchester, sostiene che: ‘La resilienza è qualcosa che si può apprendere e sviluppare col tempo e il Project Discovery dimostra come agiscono le persone davvero resilienti. Attraverso i dati rilevati con questa ricerca è possibile osservare come alcuni cambiamenti, relativamente semplici, nello stile di vita abbiano il potenziale di migliorare la nostra capacità di superare le avversità presenti e future.
Ciò che è davvero interessante è che, chiaramente, la resilienza non è prerogativa esclusiva dei capitani d’industria, dei leader politici e del personale militare. I risultati dello studio suggeriscono infatti che le persone più resilienti negli ultimi 12 mesi sono state identificate tra le coppie in pensione con routine virtuose ben radicate e che abbiano ricevuto regolarmente, quando possibile, visite da parte dei nipotini.”
L’esploratore internazionale Bear Grylls, insieme a Jonny Wilkinson, ex giocatore di rugby e sostenitore della causa della salute mentale, hanno reso pubblici i risultati dello studio e parlato di ciò che resilienza significa nelle loro esperienze.
Un solido legame con un gruppo di amici o parenti stretti, la fame di apprendere nuove competenze, il desiderio di esplorare e comprendere ciò che li circonda sono caratteristiche che ricorrono nei partecipanti che hanno ottenuto i punteggi più alti in termini di resilienza * nello studio internazionale.
Bear Grylls, esploratore e ambassador Land Rover, ha dichiarato: “Project Discovery mostra l’importanza di avere un nucleo familiare unito, così come amici e colleghi cui appoggiarsi quando le cose si fanno difficili. Questo spirito di comunità e la capacità di uscire all’aperto ed esplorare, sono stati ingredienti vitali allo scopo di aiutarmi a costruire la mia resilienza.
Non mi stupisce quanto emerge dalla ricerca ed è fantastico che Land Rover Discovery consenta a tante famiglie di trovare l’avventura nel quotidiano aiutandole a vivere e ad esprimere il proprio potenziale anche in tempi difficili.”
Solo il 7% dei partecipanti allo studio ha totalizzato un punteggio di resilienza corrispondente ad un livello ‘alto’ *, ma l’abilità di far fronte a situazioni difficili è qualcosa che si può sviluppare col tempo, il che aiuta a spiegare perché chi è nella fascia degli over 65 ha maggiori probabilità di risultare altamente resiliente rispetto a chi appartiene alla fascia 18-24 anni. Quasi un terzo dei partecipanti ha totalizzato un punteggio di resilienza ‘basso’, ma i risultati hanno evidenziato quali sono i comportamenti comuni di chi si posiziona all’estremo opposto dello spettro.
Un fattore chiave per queste persone è l’importanza della famiglia. Più della metà delle persone che hanno ottenuto un punteggio alto in termini di resilienza, attribuisce massima priorità al tempo con la famiglia rispetto a tutto il resto, superando del 44% le persone con un basso livello di resilienza.
Una proporzione analoga lega la capacità di trovare nuovi luoghi da esplorare, mentre il 72% delle persone altamente resilienti prova gioia nell’imparare cose nuove – un punteggio superiore del 41% rispetto alle persone con basso punteggio di resilienza.
Per il campione italiano, (1.000 partecipanti) la ricerca ha mostrato punteggi significativamente bassi in termini di Forza Collettiva degli intervistati che, rispetto ad altri paesi, sentono di poter contare meno sul supporto di altri.
I lockdown nazionali e le restrizioni sociali hanno costretto le comunità mondiali a cambiare e adattarsi: il 73% delle persone prese in esame dallo studio ha trovato un nuovo passatempo, una nuova attività fisica o una nuova abitudine dall’inizio della pandemia globale lo scorso anno.
Nello specifico, gli Italiani con alto livello di resilienza hanno mostrato una propensione del 300% più alta nell’intraprendere attività di miglioramento personale, nel prendersi cura di sé ( tecniche di rilassamento, regalarsi momenti di coccole, esercizi di respirazione …) dall’inizio della pandemia (21%). Anche l’attenzione ad una sana almentazione è un aspetto fondamentale per gli Italiani; quelli con un alto quoziente di resilienza sono per il 47%, più propensi a curare questo aspetto rispetto al resto del campione.
I partecipanti con più bassi quozienti di resilienza si sono dimostrati quelli con la probabilità più alta di iniziare nuove attività, il che sembra suggerire che questi individui stessero cercando deliberatamente di affrontare costruttivamente la situazione.
Secondo Project Discovery, più della metà delle persone prese in esame (56%) ha dichiarato di essersi presa più cura del proprio benessere psichico dall’inizio della crisi, e il 93% delle persone che hanno iniziato una nuova attività, ha intenzione di portarla avanti nel 2021.
In aggiunta, l’analisi dei risultati ha evidenziato questi trend:
Scuola o non scuola: l’86% delle persone che vivono con ragazzi di età inferiore ai 18 anni, è ricorsa all’homeschooling, ma le persone altamente resilienti hanno il 23% di probabilità in meno di dover ricorrere all’educazione parentale. Le persone con un basso quoziente di resilienza hanno il 13% di probabilità in più di dover ricorrere all’homeschooling.
La rivincita dei nonni: vivere con figli non sembra aver influenza sul livello individuale di resilienza, mentre è emerso che il 20% degli intervistati con alto quoziente di resilienza ha trascorso del tempo in compagnia dei nipoti, quando permesso. Queste persone sono inoltre risultate due volte più propense a godere di tale compagnia rispetto agli intervistati con basso quoziente di resilienza.
Nella buona e nella cattiva sorte: Il 67% delle persone altamente resilienti vive con un compagno o un coniuge, esattamente il 31 % in più rispetto agli intervistati con basso quoziente di resilienza (che vivono con un partner nel 51% dei casi). Il 61% dei partecipanti con un quoziente di resilienza medio vive con un compagno o un coniuge.
Come aumentare il proprio quoziente di resilienza
Attraverso l’analisi dei risultati del Project Discovery, il Professor Cary Cooper raccomanda i seguenti passi quali elementi chiave al fine di sviluppare una maggior sicurezza in se stessi e una maggior resilienza:
Coltivare relazioni significative: programmare regolarmente incontri con amici o colleghi e riservare tempo per la famiglia, perché diventi parte della vita quotidiana
Porsi obiettivi e scopi che aiutino a rimanere motivati (dai progetti di bricolage ed hobby alla cucina)
Dedicarsi regolarmente a una qualche forma di esercizio fisico: una adeguata sollecitazione da questo punto di vista aiuta corpo e mente e fornisce una motivazione per uscire di casa.
Il Project Discovery che ha coinvolto 7.000 persone di tutto il mondo, di cui 1.000 in Italia, prende il nome dalla Land Rover Discovery, il SUV più capace e versatile del mondo. Con sette posti e la proverbiale gamma di capacità Land Rover, la Discovery è progettata per consentire alle famiglie di vivere e scoprire al meglio il loro mondo.
La formula della resilienza
I risultati del Project Discovery mettono in luce tre fattori chiave e i comportamenti che appartengono alle persone con il miglior rating di resilienza – consentendo a Land Rover di esprimerli con una formula:
R = 2F + EwP + SD
Dove:
R = Resilienza
2F = Friends & Family
Un maggiore desiderio di connettersi con altri distingue chi è dotato di elevata resilienza – che si avvantaggia così di una stretta struttura di supporto composta da amici e familiari. Chi possiede alta resilienza ha il 44% di probabilità in più di dare priorità al tempo dedicato agli amici e alla famiglia in confronto a chi registra una bassa resilienza.
EwP = Enrichment with Purpose
L’elemento chiave è apprendere nuove capacità, mentali o fisiche, e concentrarsi sulle attività dandosi obiettivi precisi. Il 72% di chi vanta un’alta resilienza, ama imparare cose nuove – il 41% in più di chi ha un punteggio di resilienza basso – e il 57% dei primi prende seriamente la salute fisica – il 73% in più di chi registra un basso punteggio.
SD = Spirit of Discovery
Esplorare ed essere consapevoli di quanto accade intorno a noi incrementa la resilienza. Più della metà di chi ha un punteggio elevato ama trovare nuovi posti da esplorare – il 41% in più di chi ha un basso punteggio – ed hanno il 61 % di probabilità in più di avere un interesse attivo nelle notizie e nell’attualità.
Per approfondire il Project Discovery:https://media.landrover.com/project-discovery-report
*Misurati sulla Brief Resilience Scale. Smith, B.W., Dalen, J., Wiggins, K., Tooley, E., Christopher, P. e Bernard, J. (2008). La Brief Resilience Scale: valutare la capacità di riprendersi International Journal of Behavioral Medicine,15, 194-200.
https://www.psytoolkit.org/survey-library/resilience-brs.html#refs
1 Land Rover ha commissionato Project Discovery all’agenzia specializzata C Space. Dopo una prima fase di ricerca qualitativa è stato chiesto a 7.000 partecipanti in sette Paesi di completare un questionario dettagliato. La partecipazione non era limitata a nuovi o esistenti clienti Land Rover. Hanno partecipato 1.000 persone per ognuno dei sette Paesi: USA, UK, Cina, Germania, Francia, Italia, e Spagna.