Pieve Emanuele. Oltre 120 i professionisti di PGA Italiana intervenuti al
Meeting Annuale dell’Associazione nelle sale del Castello di Tolcinasco di Milano. Una giornata
d’incontro e di scambio dove cogliere tanti spunti per ampliare e migliorare le proprie competenze
professionali. E anche per fare il punto sull’anno che si chiude e su quello che verrà. La sintesi nelle
parole di Filippo Barbè, presidente dell’Associazione: «Tutto il comparto del golf ha vissuto un 2022
di grande attività, con in campo tanti giocatori italiani ma anche stranieri (molti in visita ai nostri circoli
per la prima volta) e dunque è stata una buona stagione anche per i nostri maestri. Guardiamo avanti
con fiducia andando incontro a un momento molto alto per il golf italiano, portato all’attenzione del
mondo dalla Ryder Cup di Roma del prossimo settembre dove anche PGA Italiana farà la sua parte
operativa gestendo l’accoglienza dei professionisti. Ora dobbiamo concretizzare questo fermento e
trasformare il grande impatto mediatico in nuovi giocatori. Dunque cogliere un’occasione irripetibile».
Temi diversi hanno scandito la giornata. Si è parlato di regole, con l’anticipazione delle novità
in essere dal prossimo anno; di analisi del gesto, quello poco plateale ma complesso del putting messo
a fuoco con gli strumenti offerti dalla tecnologia Capto, tutta italiana. Mai abbastanza approfondito il
tema del fitting, tra materiali in continua evoluzione e la responsabilità di consigliare a ogni allievo il
bastone giusto: il focus su prodotti e tecnologie Callaway. Di ranking, norme e regolamenti riferiti
all’attività agonistica ha parlato Matteo Delpodio, direttore tecnico della Federgolf, spiegando le scelte
fatte negli ultimi anni, le metodologie di lavoro delle squadre nazionali e presentando un recente
progetto che studia e valuta gli atleti sul piano fisico e della performance. I dati di rendimento del
giocatore indicano le scelte di preparazione.
Comunicato stampa
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Gli associati sono stati chiamati a votare alcune modifiche allo Statuto durante l’assemblea
straordinaria indetta con l’occasione, e ad applaudire il team Italia che per la prima volta nella storia
ha vinto l’International Team Championship (gara che vede in campo le PGA appartenenti alla
Confederation of Professional Golf), lo scorso dicembre in Portogallo. Nicola Maestroni, Gregory
Molteni e Andrea Perrino sono stati in testa per tutta la gara, andando a vincere con uno score di 22
colpi sotto il par in tre round; la Germania si è fermata nove colpi più indietro.
Durante il meeting i professionisti hanno anche avuto modo di incontrare due aziende che
hanno sviluppato relazioni commerciali e progetti con PGA Italiana. AON Assicurazioni e Costa
Crociere, entrambe tanto vicine al golf da essere sponsor della prossima Ryder Cup. La compagnia di
navigazione incrocia da tempo le sue rotte con il golf, proponendo a maestri e allievi di salire a bordo
per giocare ogni giorno un campo diverso in un Paese diverso. Nel Mediterraneo o negli Emirati Arabi.