Negli ultimi quattro mesi, la presidenza nazionale Uisp ha incontrato tutti gli organismi dirigenti dei Comitati regionali Uisp, in vista dell’Assemblea nazionale congressuale dell’associazione che si terrà a Chianciano Terme dal 14 al 16 giugno.
In questa occasione, tra l’altro, sarà discusso il nuovo Statuto contenente l’adeguamento alle norme previste dalla Riforma legislativa del Terzo Settore e alle linee guida approvate dal Consiglio Nazionale del Coni per gli Enti di Promozione sportiva. Ieri, giovedi 9 maggio, si è svolto a Trento lultimo degli appuntamenti previsti.
Come è nata la scelta di tenere questi incontri sul territorio? Qual è il bilancio finale? Quali le indicazioni che emergono? Lo abbiamo chiesto a Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp.
“Si è trattato di una scelta della Presidenza nazionale Uisp e degli altri organismi dirigenti dell’associazione – spiega Manco – quale percorso partecipato al fine di promuovere un confronto il più ampio possibile sull’inedita, complessa e delicata fase che il nostro Paese, il terzo settore, il sistema sportivo, la Uisp stanno attraversando. Le trasformazioni e i cambiamenti ai quali stiamo assistendo da qualche anno a questa parte toccano la sfera politica, economica, sociale e culturale del tessuto connettivo dell’intera comunità nazionale. L’attacco ai diritti e alla democrazia rappresentativa così come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi, il costante processo di disintermediazione che ha l’obiettivo di relegare in un ruolo ancillare le organizzazioni di cittadinanza attiva, i corpi intermedi e la loro stessa funzione sussidiaria, rendono necessario un rinnovato protagonismo e un rafforzato orgoglio associativo”.
“Non vogliamo e non possiamo cedere alle risposte semplificative con riferimento ai fenomeni complessi. Noi siamo quelli che hanno promosso per primi la cultura dello sport per tutti e tutte, quello di matrice popolare, inclusivo. Che vuole affermare la propria funzione coesiva nel rapporto con il territorio e con i legami sociali. Che ha favorito percorsi di emancipazione delle persone partendo dalla consapevolezza di sé, del proprio corpo, del ruolo di libero cittadino capace attraverso il gioco, la pratica sportiva e l’attività motoria di costruire un capitale sociale a disposizione delle politiche pubbliche e delle conquiste di civiltà dell’intero paese. Abbiamo lasciato ai Comitati Regionali di decidere liberamente la composizione della platea e ciò ha permesso di incontrare davvero un numero considerevole di partecipanti, anche al di là della composizione numerica dei vari Consigli, e di poter avere un confronto molto più ampio favorendo la partecipazione anche delle strutture di attività regionali o di responsabili dei vari settori delle governance locali”.
“Una tale analisi, pertanto, ha incontrato un’ampia condivisione, mostrando una matura consapevolezza diffusa, che riconosce e legittima il cammino intrapreso dalla Uisp, che porterà alla revisione dello Statuto prevista in occasione dell’Assemblea Congressuale Nazionale che si terrà a Chianciano Terme, per continuare ad assicurarsi il riconoscimento del Coni e quello di Aps Rete Associativa Nazionale sulla base della riforma del terzo settore”.
“Questo ciclo di incontro ha rappresentato una grande occasione di ascolto e di confronto sui temi relativi al rapporto tra livello nazionale e livelli regionali e territoriali, usando il linguaggio della franchezza e della lealtà, profonda convinzione e anche legittime critiche costruttive e suggerimenti utili per fare meglio. Sul territorio continua ad esserci una bella Uisp, frutto della grande fatica quotidiana nell’affermare la nostra presenza e la nostra proposta, che non nasconde le proprie criticità ma che sa anche mettere a patrimonio e ottimizzare le varie risorse e le potenzialità. Nonostante la competizione sleale di tanti Enti di Promozione Sportiva ormai farlocchi, le difficoltà di rapporto con alcune Federazioni Sportive, il protagonismo di soggetti sportivi non meglio identificati, c’è un’associazione che mostra anche una buona tenuta dal punto di vista dei tesserati, considerando lo stesso periodo nel rapporto con la stagione sportiva precedente. Una Uisp vivace, che ha voglia di fare, di esserci, di misurarsi, di migliorarsi. Di giocare fino in fondo la sfida del futuro sviluppo associativo, dell’innovazione delle attività, della riorganizzazione territoriale, del rinnovamento della classe dirigente e della sostenibilità complessiva”.
“È stato riconosciuto il grande lavoro fatto sulla bozza dello statuto, costruito con attenzione ed intelligenza, sotto la guida della professionalità e delle competenze del professor Luca Gori, giurista della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Gori ha recepito le legittime esigenze, in termini di strumenti di cui usufruire, espresse dai territori in più occasioni. Da parte mia uno straordinario ringraziamento va a tutta la Uisp che abbiamo incontrato, comprendendo coloro con i quali non abbiamo avuto modo di confrontarci perché sicuramente impegnati a gestire le attività in tutti i luoghi d’Italia. Così come riservo un sentito plauso al vicepresidente nazionale Uisp Tiziano Pesce, che ha coordinato il quotidiano lavoro sulla bozza dell’articolato, alla responsabile Bilancio e Consulenze Enrica Francini e al responsabile dell’organizzazione Tommaso Dorati per l’impegno profuso fino ad oggi”.
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